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A Cagliari il primo sexy shop cardioprotetto d’Italia

Porky's a Cagliari, il primo sexy shop cardioprotetto d'Italia

Un defibrillatore in un sexy shop: accade a Cagliari ed è la prima volta non solo in Sardegna ma anche in Italia.

Il merito va a Salvatore Monni, titolare del negozio osé Porky’s di via Sassari. Salvatore, non nuovo a iniziative nel sociale (basti pensare alle sue “incursioni” da volontario in prima linea per i bimbi del Microcitemico e del Brotzu), ha fatto installare in questi giorni l’apparecchio. La consegna, da parte della responsabile Simona Buono, è avvenuta in questi giorni.

Salvatore Monni, proprietario di Porky’s

«Sono orgoglioso di essere il primo sexy shop cardioprotetto in Italia e in Sardegna – commenta Monni – per offrire un’ulteriore sicurezza ai nostri clienti e alle persone. In un negozio dedicato all’amore, all’erotismo e alla seduzione, pieno di stimoli di qualunque genere e dimensione, è fondamentale avere un defibrillatore salvavita per poter intervenire precocemente in caso di anormale eccitazione del ritmo cardiocircolatorio. Prevenire certi possibili scenari è molto importante e noi, in quanto responsabili dei nostri clienti, ci sentiamo di offrire loro la massima soddisfazione in tutta sicurezza. I dati dimostrano l’alta percentuale di vite salvate grazie al defibrillatore e qualunque attività commerciale dovrebbe averlo per cardioproteggere più possibile i posti che frequentiamo ma anche i luoghi in cui viviamo. Speriamo che il nostro gesto abbia un impatto culturale in Italia e che sia copiato da tantissimi commercianti e non solo».

«In un rapporto sessuale con partner abituale lo sforzo è pari a salire 3 rampe di scale – spiega  il professor Maurizio Cecchini, cardiologo e docente dell’Università di Pisa – . È imprevedibile quando il partner è occasionale, e ancor di più nel caso della masturbazione. In quest’ultimo caso è impossibile presumere il coinvolgimento emotivo di una persona, e quindi il valore di pressione arteriosa che verrà raggiunto. In un sexy shop come quello cagliaritano, dotato di salette in cui è possibile vedere film porno, la possibilità di un arresto cardiocircolatorio è da considerare. L’idea di cardioproteggerlo è intelligente e fa molto onore a chi l’ha messa in pratica».

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