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Donna sarda segregata in Marocco, liberata dalla Polizia

Una donna di 47 anni di origini sarde segregata in Marocco da un uomo è stata liberata dalla Polizia. La donna aveva accettato di sposare un uomo di 27 anni del luogo per la somma di 5mila euro. Ma lo scambio non è andato a buon fine: l’uomo, che inizialmente cercava un matrimonio di convenienza per ottenere dei documenti, ha segregato la donna, impedendole di uscire e poi di ritornare in Italia.

 

Durante questo periodo di violenze la donna (che si trovava in un villaggio a circa venti chilometri da Marrakesh ed era costretta a nutrirsi solo di latte e biscotti) si era anche rotta le gambe durante un disperato tentativo di fuga. Alla fine l’uomo è stato arrestato, mentre lei tornerà presto in Italia, non appena le sue condizioni di salute lo consentiranno.

A far scattare le indagini i familiari della donna i quali, insospettiti dalla mancanza di notizie, avevano deciso di sporgere denuncia presso la Questura di Sassari che aveva attivato subito lo Scip, il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia. L’uomo è stato arrestato.

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