Stamattina alle 2.30 un ordigno prodotto artigianalmente, simile a una bomba carta, è esploso davanti a un’abitazione in via Musei a Domusnovas. Al momento i Carabinieri intervenuti sul posto subito dopo la deflagrazione, stanno analizzando il contenuto. Da quello che è emerso la polvere pirica è la stessa che si trova nei normali botti. Un quantitativo importante però, visto che è riuscito a far saltare un portoncino di legno.

La vittima dell’attentato ha precedenti penali importanti, è di origine desulese, vive a Domusnovas dal ’94 e la sua attività lavorativa è a Siliqua. Sebbene la vittima abbia dichiarato di non avere problemi con nessuno il campo di indagine si estende al presente a e al passato della vita dell’uomo.

Si pensa più a un gesto dimostrativo che un effettivo attentato con la volontà di far male, perché l’abitazione in realtà si sviluppa al piano di sopra, sotto c’è solo l’ingresso col portoncino. Era molto improbabile che qualcuno si trovasse dietro il portoncino alle 2.30 del mattino.

Sono ripresi gli sbarchi nelle coste del Sud Sardegna.

Tra la notte e la mattina – come riporta l’Ansa – sono arrivati complessivamente 38 migranti. Il primo gruppo, composto da 12 algerini, è stato rintracciato dai Carabinieri nella zona di Teulada, sette lungo la strada provinciale 71, 5 in una pizzeria poco lontano.

Altri quattro sono stati intercettati nella notte nel centro di Sant’Antioco. Si tratta sempre di uomini algerini, arrivati in Sardegna a bordo di un piccolo barchino autocostruito. Sempre a Sant’Antioco ne sono stati intercettati altri 14. Gli ultimi 8 sono stati bloccati a Carloforte, si tratta di 7 uomini e una donna.