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Un record l’abbiamo stabilito: 8 minuti di recupero

Non sono arrivato a cercargli la mamma, ma ho rispolverato vecchi epiteti. Almeno contro i Lari, che erano i loro mortacci protettori.

Un record l’abbiamo stabilito: 8 minuti di recupero. È stato ammonito chi ha segnato, io avrei ammonito tutta la squadra, panchina compresa, che è rientrata a giocare mezz’ora dopo. I cronisti Sky, hanno discettato sulla liceità del recupero, sino al conteggio delle varie sostituzioni, moltiplicate per 30 secondi, più il Var, l’indennità di barella, l’invasione di campo di una tifosa senza reggiseno, i cori fuori tempo dei tifosi. Mi aspetto per il futuro recuperi normali di undici minuti. Molti cercheranno di superare un record che vale nella sua esagerazione, come “La pizza più grande”, “Il wurstel più lungo”. No quello no, noi sardi potremmo averlo più lungo.

Certo, abbiamo sprecato almeno tre gol fatti, a portiere povero Cristo, demerito nostro, ma le occasioni le abbiamo avute o ce le hanno concesse, come nessuno aveva fatto. I cronisti parleranno di possesso palla e di meriti della Lazio. Un tempo si ragionava così, sino a quando Brera spiegò che il calcio si valuta a gol. La tecnica non è dimostrativa, deve essere funzionale. Dieci pugni sui guantoni vengono annullati da uno alla mascella.

Se vogliamo scoprire i nostri demeriti, anche in chiave futura, non dobbiamo usare indulgenza. Alla fine eravamo stremati, e le sostituzioni sono state o si sono dimostrate deficitarie. Avrei fatto entrare almeno Ceppitelli, per le palle alte, visto che arrivavano i rilanci da centrocampo. I due terzini hanno fatto il loro dovere, anche se non hanno effettuato un marcamento immediato, come pretendeva il nostro infoltimento difensivo.

Tante volte ci siamo liberati del pallone con affanno, sbagliando ovviamente misura. Nandez lo aspettiamo al ritorno dall’Uruguay.

Secondo i cronisti la partita è stata molto spezzettata, ma se venivamo messi a terra non era colpa nostra. In questi casi, in altre situazioni, si dà la colpa al difensore, autore solo di un fallo che fa perdere tempo. Quante volte ai nostri è stato concesso il vantaggio, precario, dopo un loro fallo evidente?

Immobile ricadendo ha lasciato andare la sua scarpa sul petto di Pisacane. Mi sarei aspettato un moto di preoccupazione, una ricerca di scusa, invece si è alzato ed è corso a lamentarsi con l’arbitro che gli aveva concesso la punizione. Non mi sei piaciuto Ciro, non mi piaci, specie oggi che sta girando il documentario su Riva. Lui, avrei messo la maiuscola anche in mezzo alla frase, non l’ho mai visto piagnucolare con gli arbitri o certare col terzino, diverso anche in quello. Quando sarai in nazionale e ci sarà un gol, prima di esultare chiederò chi è l’autore, non voglio spartire i miei entusiasmi con te.

Ultima cosa: se la Lazio correrà per lo scudetto, con quella difesa, perché non noi?

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