Fuori dal THotel c’era una lunga coda di persone che non sono riuscite a entrare, in tanti avrebbero voluto salutare e magari farsi una foto con il regista e attore romano, creatore di personaggi che sono diventati immortali.
Appena arrivato Verdone ha voluto salutare i cagliaritani elogiando le bellezze della nostra città: «Grazie di cuore, in questi 3 giorni che sono stato qua – ha raccontato il regista romano- mi sono veramente commosso, per l’affetto, la premura, la cordialità, ho incontrato belle persone, genuine. Poi ho visto una Cagliari che non conoscevo, ho visto Castello, la parte antica della città, è bellissima».
La serata è proseguita con la proiezione di spezzoni dei suoi film accompagnati dalla musica del pianista Romeo Scaccia, che ha composto appositamente per lui alcuni brani. Verdone ha poi ricevuto il premio alla carriera conferitogli dall’Associazione l’Alambicco.
«Lo dovevo alla Sardegna – ha detto Verdone, nel ringraziare per il premio – sono venuto nell’Isola tante volte, ma sempre da turista, era invece importante che venissi in veste professionale e spero che la promozione del mio prossimo film includa anche la Sardegna tra le tappe, sarebbe bello essere presente anche qui alla prima della proiezione una prima».
«Le persone mi fanno sentire utile, – ha concluso il “Padre” di Furio, di Ivano, e di tanti altri personaggi indimenticabili- quando mi dicono che se sono tristi guardano i miei film e stanno meglio, mi sento come un antidepressivo senza effetti collaterali».