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Prezzo del latte a 0,80, Sanna: «In continente ce lo pagano a 1 euro, molti lo vendono fuori dall’Isola»

Tutto fermo sulla vertenza latte. Dopo la visita della Ministra Bellanova a ottobre, che non ha prodotto nessun progresso, ai pastori un litro di latte verrà pagato in acconto 80 centesimi. Ma secondo quanto afferma Nenneddu Sanna, del Movimento Pastori, i casari della Penisola sono disposti a pagare il latte sardo a 1 euro al litro, anche 1,02 o 1,03.

«In acconto ci danno 80 centesimi – spiega Sanna – ma nessuno ci dice di quanto sarà il conguaglio. L’anno scorso ci dicevano che il problema era l’esubero di produzione e il Pecorino Romano veniva venduto a 4,80 euro, adesso esuberi non ce ne sono e il pecorino si vende a 7,20 quindi i presupposti per arrivare almeno a 90 centesimi ci sono, eppure siamo fermi a 80 centesimi. In continente stanno pagando il latte a 1 euro in acconto, molte realtà, che possono contare su un’attrezzatura adeguata per il trasporto, stanno portando il latte in continente. Ricevono anche 1,02 o 1,03 euro, non vedo perché se i casari in continente riescono a farsi portare il latte da qua a quel prezzo contando il trasporto, quelli sardi non possono pagare lo stesso tanto».

L’ideale sarebbe secondo il pastore che nessuno conferisse il latte, in modo da lasciare i caseifici senza materia prima: « Ma molti non hanno potere contrattuale, non avendo finanza – prosegue Sanna- ricorrono alla caparra dell’industriale, avevamo deciso di sederci, sempre con quella famosa regola del rispetto reciproco a discutere e a stabilire nuove regole, invece siamo fermi, molti pastori non stanno conferendo e trasformano direttamente il formaggio, facendo la protesta a casa propria, latte ne sta arrivando poco nei caseifici».

La scelta di trasformare direttamente il formaggio in azienda però comporta spese altissime e non tutti sono adeguatamente attrezzati, quindi non è una forma di protesta sostenibile: «Altri pochi anni – conclude amaramente Nenneddu- e non ci sarà più bisogno di protesta. Non c’è un giovane che stia andando in campagna, con queste prospettive, resiste solo gente grande, che comunque non ne può più. Ma uno deve andare a chiedere la pensione alla madre per comprare il mangime alle pecore?».

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