Site icon cagliari.vistanet.it

“Ho sempre parlato male di Cerri, adesso è lui che può parlare male di me”

Ha esordito un ragazzo promettente: Cerri.

Cagliari 0 Samp 2. Gli dei del calcio non ci vogliono. Ci siamo lasciati prendere dall’entusiasmo, come non provavamo da tempo. Siamo tornati alla nostra dimensione, magari un po’ più in alto, ma sempre nel limbo. Intanto senti che il pubblico continua ad incitare, ci crede, vuole crederci e senti rintocchi di nostalgia per due settimane prima.

La partita è finita, abbiamo il quarto posto insieme alla Roma, dove sono tutti a pampori per il cambio di rendimento avuto con Fonseca.

Abbiamo battuto una ottima Samp, che ha ritrovato i suoi punti di forza, che ha segnato due gol, di cui uno spettacolare, il rigore è invece l’ennesimo regalo della ditta “Alliscinatori”, il terzo, un record mondiale.

Radja si è levato dalla cintola in su, diventerà un potenziale turistico “Non giocate più bene? Avete poche motivazioni? Pensate di ritirarvi? Mai. Adesso c’è una chance. Venite al Cagliari, vi rigeneriamo noi”. Che siamo stati rigenerati da lui, capace di almeno due gol che un altro bomber sogna di fare in tutta la carriera. Spero che inventi oltre ai gol anche la data di nascita.

Ho sempre parlato male di Cerri, valutandolo secondo le ambizioni che la cifra spesa per lui pretendeva. Ieri, in un botto, al momento migliore, quando meno ce lo aspettavamo, io e Ranieri, mi ha stupito, si è tolto la maglia e me l’ha lanciata contro, e me ne ha detto quattro, ma l’ho lasciato fare e lo lascerò rifare.

Anche il pubblico vuole i suoi meriti, per l’incitamento fiduciario, perché quella è la parte sua.

Volevamo vendere, liberarci di Joao Pedro, qualche ragione c’era. Ma anche lui è rinato, gioca per 90 minuti, non è più evanescente, e così ha convinto quelli che volevano una seconda punta da affiancare a chiunque. Bravo Maran, io Cerri non lo avrei messo. Oggi è la punta da affiancare a quei due.

Exit mobile version