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E tutto questo “caddozzimine”? Da domenica il Parco delle Saline è disseminato di bustine di integratori

In città si organizza una mezza maratona dal nome inequivocabilmente salutista e ambientalista, il cui percorso si snoda tra il Parco delle Saline e il lungomare Poetto e il risultato qual è? La strada disseminata di confezioni di integratori e bottigliette d’acqua abbandonate dai runners, come tanti atletici Pollicino. Che avessero paura di perdersi?

Succede ogni tanto di vedere il tipo togo, depilato e muscoloso, con la tutina da professionista, le scarpe ipertecnologiche e il cardiofrequenzimetro che corre, si reintegra in corsa e lancia la confezione vuota dove capita (e mica può fermarsi un secondo e fare centro nel cestino ), ma oggi le bustine multicolor e per niente biodegradabili erano un po’ dappertutto. Il sospetto sorge spontaneo, ma non è che provengono dal gran numero di maratoneti che respirano?

Il sospetto è quasi una certezza, visto che questa mattina è la stessa Forestale di passaggio al Parco delle Saline a spiegare a un cittadino che segnalava la presenza di tanti rifiuti, che proprio due giorni prima si era svolta la mezza maratona e che quindi probabilmente tutti quei rifiuti provenivano dagli atleti della competizione. A questo punto però ci si chiede: l’organizzazione non avrebbe dovuto pulire? Non è già abbastanza sporca Cagliari senza che gli atleti, gente che teoricamente dovrebbe amare e rispettare l’ambiente che fa da cornice alla loro passione, peggiori la situazione?

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