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Sardi nel mondo: Vincenzo Dessì e il suo ristorante hanno conquistato Francoforte con una cucina originale

ristorante sardo a francoforte

Da destra: Vincenzo e i suoi fratelli Laura, Rosa e Tomas.

Quella di Vincenzo Dessì potrebbe essere una delle tante storie di sardi che emigrano in Germania, non fosse che – a differenza di molti nostri corregionali – lui non ci è andato da grande, bensì quando aveva solo 14 anni, subito dopo la terza media. Aveva già capito che qui le opportunità di lavoro sarebbero state scarse e che all’estero c’è più possibilità di costruirsi un futuro. Così, ragazzino, ha fatto le valigie e da Armungia, suo paese natale, ha raggiunto i genitori a Francoforte, andando a lavorare al Ristorante Nr. 16, aperto da suo padre e sua madre nel lontano 1977. Ora ha trentotto anni, una moglie (sarda) e due figli appena adolescenti; gestisce il ristorante di famiglia insieme alle sue due sorelle Rosa e Laura e a suo fratello Tomas. Ha una dozzina di dipendenti.

Da sinistra: Rosa, Vincenzo, Laura e Tomas, proprietari del Ristorante Nr. 16 a Francoforte.

È stato facile ambientarsi a Francoforte i primi tempi? 

Per niente. All’inizio è stato difficile, considerando che avevo solo quattordici anni.

Difficoltà con la lingua tedesca?

Sì, molto. Non la conosco ancora benissimo e la sto tuttora imparando.

Che tipo di cucina fate?

È una cucina originale, che fu inventata dai miei genitori, e che poi è stata rivisitata da noi fratelli con l’influenza di piatti tipici sardi. In poche parole, qui non abbiamo concorrenza e il cliente se vuole mangiare la nostra cucina può solo venire da noi, al ristorante Nr.16.

Qual è il piatto che va per la maggiore tra i vostri clienti?

La pasta con la selvaggina. Io sono un cacciatore, sia qui che in Sardegna, e quello che riesco a prendere lo cuciniamo nel nostro ristorante. Però non c’è un solo piatto, abbiamo così tanta scelta che dovreste venire tante volte per poter provare tutte le nostre specialità. Ne cito solo qualcuna: pasta con la pecora, fregola, culurgiones, pasta con le polpette, carne di cavallo e di capretto, pecorino al forno, bruschette con pistoccu di Armungia, salsicce che faccio io e tanto altro.

Com’è la vita a Francoforte?

Bellissima. Qui c’è tanto lavoro e quando si lavora cosa si pretende di più?

A distanza di tanti anni, senti ancora tanta nostalgia della Sardegna?

Io sono qui con il corpo ma la mia anima e la mia mente sono nella mia terra. Quando posso torno sempre in Patria, in estate, a Natale e in occasione della vendemmia.

Hai mai pensato di aprire un ristorante in Sardegna?

Ho aperto un bar, ci ho provato per tre anni quando è nato il mio primo figlio poi ho capito che non c’era futuro ma si sopravviveva solamente, perciò sono tornato in Germania.

Dunque si presume che di ritornare nell’isola definitivamente non se ne parla. Oppure non hai rinunciato a questa idea?

Un futuro nella mia terra non lo vedo, sono realista. Però quando andrò in pensione spero di poterci passare molto tempo nella nostra bellissima terra sarda.

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