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I sindacati: «Noi esclusi dagli stati generali del turismo», Chessa: «Assessorato sempre aperto»

«Benché scettici sull’effettiva utilità degli stati generali – scrivono FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS – siamo rimasti sorpresi per il mancato invito delle Federazioni di Categoria e Confederazioni». Le sigle sindacali hanno scritto all’Assessore Regionale al Turismo Gianni Chessa, per lamentare il mancato invito alla convocazione degli stati generali del turismo, di venerdì 8 novembre. «Abbiamo l’impressione che il rilancio di questo settore stia passando per una ristretta élite – proseguono i rappresentanti dei lavoratori – designata secondo criteri che ancora ci sfuggono ma che di sicuro non vede la presenza dei sindacati dei lavoratori».

All’aeroporto di Elmas l’assessorato al Turismo aveva riunito gli operatori turistici, come Federalberghi, i gestori degli scali sardi, Autorità Portuale, Arst, Faita Federcamping, Fiavet, Unioncamere, Confcommercio, Confindustria, Confapi, Confesercenti, compagnie di navigazione ed aziende turistiche, per tracciare un programma e nuove strategie per la stagione turistica 2020. «Risulta evidente che se codesto Assessorato avesse coinvolto anche le parti sociali – concludono i sindacati nella lettera – queste avrebbero potuto dare preziose indicazioni in materia di destagionalizzazione, destinazione turistica, stereotipi pubblicitari, competitività aziendale che passa per il benessere lavorativo e l’accrescimento delle competenza professionali degli addetti».

Come spiega l’Assessore Chessa però, non si è trattato di un’esclusione calcolata, semplicemente i sindacati non rientravano in quelle categorie di operatori turistici invitati a parlare: «L’incontro dell’altro giorno non era stato organizzato per parlare del personale, dei contratti dei lavoratori – ha spiegato l’assessore Chessa – l’oggetto dell’incontro era un altro. Per questo non ho proprio pensato a invitarli. E comunque cinque mesi fa, appena mi sono insediato, una delle prime cose che ho fatto è stata quella di incontrare i sindacati, e li ho invitati a fare delle proposte, ma da allora non li ho più visti. Non mi hanno mai presentato dei progetti o delle idee. Nella lettera scrivono che avrebbero voluto dare dei consigli sulla destagionalizzazione: possono chiedere tranquillamente un incontro quando vogliono, come ho detto loro e come dico sempre a tutti, le porte del mio assessorato sono sempre aperte per chiunque voglia apportare un contributo costruttivo, li invito ancora una volta a venirmi a trovare, per me i sindacati sono una priorità, non dovranno fare la fila».

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