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Arbus intitola l’anfiteatro all’eroe Sandro Usai, il volontario che morì in Liguria durante l’alluvione

foto Salvatore Sanna

Sabato c’erano i suoi familiari ad Arbus, la moglie, tutte le autorità comunali, il sindaco di Monterosso, i compagni della Protezione Civile, ma soprattutto c’era il paese. Il centro minerario considera Sandro Usai un eroe e due giorni fa lo ha dimostrato. Con una sentita cerimonia, l’anfiteatro di Arbus è stato intitolato a un arburese coraggioso, che non ha esitato a sacrificare la propria vita per salvare quella di altre persone. Il 25 ottobre del 2011 a Monterosso, Sandro Usai venne trascinato via da un onda di fango mentre cercava di raggiungere delle persone in difficoltà.

Foto Salvatore Sanna

«Sandro Usai è un eroe coraggioso, Arbus lo ha voluto ricordare dedicandogli un luogo importante del paese- ha spiegato Michele Schirru, il vice sindaco di Arbus- l’anfiteatro è un grande spazio aperto, che può ospitare fino a 10mila persone, un luogo in cui si svolgono spettacoli, eventi importanti, per questo abbiamo pensato fosse giusto intitolarlo a un arburese di cui siamo orgogliosi». Sabato mattina il Sindaco Antonello Ecca, ha svelato la targa che è stata installata nell’anfiteatro identica a quella che il comune di Monterosso ha inaugurato quando ha intitolato all’eroe arburese una strada, Largo Usai, perché Sandro è diventato un eroe anche nel paesino ligure dove è nata e vive sua moglie.

 

«È stata una cerimonia molto toccante – ha concluso il vice sindaco di Arbus- hanno partecipato moltissime persone nonostante la pioggia, perché tutti ricordano Sandro Usai, un ringraziamento particolare va alla protezione Civile Regionale che ha montato una struttura per ripararci dalla pioggia, la Pro Loco di Arbus e tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione di questa giornata». Sandro Usai, non è l’unico eroe di Arbus, tra poco il palazzetto dello sport, chiuso da 8 anni e completamente restaurato sarà inaugurato e verrà intitolato a Giuseppe Concas, che morì in mare per salvare un bambino che stava annegando.

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