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Zoffili a Cagliari: «Più forze dell’ordine nel Sulcis, i sindaci in difficoltà anche per smaltire i barchini»

Giornata interamente dedicata al problema immigrazione nell’Isola per Eugenio Zoffili, oggi in Sardegna come presidente del Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’Accordo di Schengen. Nel pomeriggio il parlamentare della Lega ha visitato il centro di Monastir: «Ci sono 43 migranti in questo momento – ha dichiarato Zoffili- tutti richiedenti asilo. La situazione è buona, il centro è grande, ne potrebbe contenere di più. Quindi gli ospiti stanno bene». Nessuna informazione sul centro di Macomer, che l’ex Ministro dell’Iterno Salvini, in visita ad aprile a Cagliari aveva promesso, sarebbe stato aperto a ottobre.

«L’allarme mafia Nigeriana c’è, la Sardegna va monitorata seriamente, ci sono indagini in corso – ha proseguito Zoffili- non ai livelli preoccupanti di alcune zone d’Italia, ma il rischio infiltrazioni mafiose c’è. Non è chiaro da dove arrivino i “Soldati” della mafia nigeriana, visto che la stragrande maggioranza dei clandestini che sbarcano in Sardegna sono Algerini o più in generale nordafricani. Anche per questo siamo qui, per capire il fenomeno».

L’esponente della Lega ha poi spiegato come domani quando incontrerà gli organi di governo per affrontare questo tema, chiederà interventi per il Sulcis: «Se le forze dell’ordine devo occuparsi quasi quotidianamente degli sbarchi e presidiare le spiagge, chi pensa alla sicurezza dei centri abitati? Domani chiederò che nel Sulcis vengano mandate più forze dell’ordine. Questi sbarchi nei piccoli centri del sud Sardegna creano anche problemi economici: lo smaltimento dei barchini è uno di questi. A Sant’Antioco ci sono 40 imbarcazioni da smaltire in un deposito, per ogni barchino ci vogliono almeno 2mila euro».

Presto il Comitato si recherà in Algeria: «Stiamo organizzando un incontro in Algeria – ha concluso Zoffili- con i nostri omologhi nordafricani per cercare di acquisire informazioni sul fenomeno, e soprattutto trovare soluzioni per arginare e possibilmente bloccare gli sbarchi. Questo è il nostro obiettivo». Intanto le statistiche dicono che dopo il boom di sbarchi nel 2017, quando giunsero sulle coste sarde 2142 migranti, il numero di clandestini è drasticamente calato nel 2018, con 1088 sbarchi. Questo trend sembra confermarsi per il 2019, visto che fino al 31 ottobre sono sbarcati nell’isola 878 clandestini, dei quali quasi nessuno richiedente asilo.

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