Site icon cagliari.vistanet.it

Cagliari, quasi 2 multe al giorno per uso di cellulare alla guida. Ma i trasgressori sono molti di più

«Il problema oggi non è più la telefonata, in tanti hanno gli auricolari o altri sistemi che consentono di telefonare lasciando le mani sul volante – spiegano i vigili- quello che oggi il pericolo sono i selfie, l’uso delle chat, perché costituiscono un grave motivo di distrazione. Le persone non hanno la pazienza di aspettare, sembra che non si possa vivere senza leggere il messaggino, appena si sente la notifica. Fortunatamente  la tecnologia procede velocissima, quindi ci sono sempre più dispositivi, anche di serie nelle auto, che consentono un utilizzo sicuro del cellulare. Tra qualche anno probabilmente almeno questo problema non ci sarà più».

L’articolo 173 del codice della strada parla chiaro: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore…È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguata capacità uditiva ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani”. Ma in tantissimi non lo rispettano. E Cagliari non fa eccezione. Lo vediamo quotidianamente, mentre guidiamo o peggio attraversiamo la strada: conducenti che si accorgono all’ultimo momento dei pedoni, perché il loro sguardo era diretto al telefono.

Eppure se osserviamo i dati del Comando della Polizia Municipale di Cagliari, relativi al 2018, le sanzioni comminate per l’uso del cellulare alla guida sono veramente poche: 487 in un anno, 1,33 al giorno. Nel 2019 la media, con i dati relativi ai primi 9 mesi dell’anno è di pochissimo più alta, 383 multe fino al 30 settembre. Come mai un dato così basso?

«È una condotta molto diffusa, e il numero delle contravvenzioni, rispetto alla frequenza delle violazioni al codice è molto basso – spiegano dal Comando- solo una piccolissima parte delle condotte scorrette viene sanzionata. Non è necessario fermare il conducente che guida col cellulare in mano, l’agente può anche elevare la sanzione prendendo la targa del veicolo, in quanto gode di “Fede privilegiata”, ma è proprio difficile individuarli nel momento in cui lo fanno». Ovviamente se c’è una divisa in lontananza il cellulare sparisce e ai vigili occorre essere vicini al veicolo per essere sicuri della violazione al codice della strada.

Non è solo la difficoltà ad individuare con certezza le violazioni, che spinge le persone ad un uso disinvolto del telefono: la sanzione non è certo così alta da dissuadere certe condotte. Il codice stabilisce che: «Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 165 a € 661. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio». Ma il massimo della sanzione non viene quasi mai applicato.

«La misura della multa non è a discrezione dell’agente accertatore – proseguono dal Comando del capoluogo – anche se nell’articolo 173 si parla di un massimo e di un minimo, viene applicata quasi sempre nella misura ridotta, cioè minima, di 165 euro. Se poi si paga entro 5 giorni scende a 115 euro e vengono tolti 5 punti dalla patente. Se poi nell’arco dei 2 anni successivi dovesse commettere la stessa violazione rischia la sospensione della patente da uno a tre mesi, ma è un’ipotesi abbastanza remota, visto il basso numero di sanzioni». Dai dati emerge che la media mensile è di 40,5 multe nel 2018 e 42,5 nei primi nove mesi di quest’anno. Il mese di agosto è quello in cui si elevano meno multe, mentre a marzo i maleducati si scatenano, nel 2019 ne sono state elevate 70, un vero record.

Spesso le persone sottovalutano i rischi connessi all’uso del telefono al volante. Si pensa che che fermi al semaforo non ci sia niente di male a dare un’occhiata ai messaggi. Attenzione però, se l’auto è ferma al semaforo o semplicemente accostata per far scendere qualcuno, il conducente è comunque passibile di sanzione, infatti nel momento in cui una persona siede sul veicolo al posto di guida è considerato un conducente non si tratta di sosta, ma di arresto per motivi di circolazione. Eppure anche distrarsi quando l’auto è momentaneamente ferma può essere pericoloso.

Accertare se a causare un incidente è l’uso del cellulare non è poi così semplice come si pensa. Occorre dimostrare con elementi di certezza come le registrazioni, le celle telefoniche, che proprio nel momento del sinistro davvero si usava il cellulare. Basta già il fatto che a bordo ci fossero due persone, che si può tranquillamente affermare che a utilizzare il telefono della persona alla guida era invece il passeggero. Al di là dell’accertamento, le statistiche dimostrano che usare il telefono mentre si guida è tra le cause più frequenti di incidenti stradali anche molto gravi o mortali.

 

 

 

 

Exit mobile version