Truzzu: uno dei misteri di Cagliari.
Dicono che le elezioni comunali presentino una differenza: si tralascia il pur importante aspetto ideologico
per una designazione che privilegi la stima personale per il candidato sindaco, ovviamente quando questa
esista o risolva ogni dubbio. Me ne ero convinto anch’io, se non fosse che le elezioni cagliaritane, che
definirei recenti, per il fatto che ancora non hanno partorito niente, hanno eletto un personaggio che
definirei atipico.
Questo lo constato ma non lo faccio diventare giudizio, perché penso che lo facciano apposta, per vari
ordini di motivi: uno è che è meglio non dare adito o possibilità a critiche. Penso io e anche loro pensano
che sul niente, niente si può dire. Un altro motivo è che stanno aspettando Sant’Efisio per arrogarsi l’idea di
una grande festa popolare che coinvolga tutta la Sardegna. Altro motivo è che sono ancora in fase di studio
varie questioni, che implicano l’analisi di costi benefici e benefici per chi, elemento che si trascura sempre.
Io Truzzu non lo conoscevo, pensavo fosse una ignoranza mia. Pensavo anzi che fosse un nome di bandiera,
inventato. Ho chiesto a vari amici, niente, anche a destra nessuno lo conosceva, qualcuno ha pensato che
scherzassi.
Ho chiesto a uno che lavora in questura, ma ancora non mi ha risposto, ha detto che sono
ricerche lunghe. Poi ho saputo che ha fatto la sentinella, in piedi, quindi ha studiato da baluardo.
Qualcuno mi ha detto che è una brava persona, ma me l’ha detto col tono che si usa per descrivere una
racchia “E’ simpatica però”. Qualche idea l’ha buttata nel frattempo, solo che non si ricorda dove l’ha
messa. Di certo, se Cagliari dorme, il Cagliari con lui e Maran sta vivendo un momento di grande
entusiasmo, con velleità europee. Io glielo auguro, così potrà portare a termine il lavoro di Salvini e liberare
Cagliari che in quel modo potrà sperare di tornare a sentire i battiti del proprio cuore. Come vedete non
chiedo molto, solo rinunciare a qualcosa che già non si ha.