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100 giorni di Truzzu: “A Cagliari l’aliga è rimasta, sono spariti quelli che segnalavano il problema”

Un mattino me ne andavo a spigolare…la disamina di Nino Nonnis dopo i 100 giorni di giunta Truzzu a Cagliari e la cacciata di Salvini.

 

L’anno quasi e mezzo di Salvini è passato e verrà ricordato come un anno di grandi risultati. Matteo ha tentato di perfezionarlo, ma non glielo hanno permesso impedendogli pieni poteri con nuove elezioni. Colpa nostra. È stato un tempo di grande attivismo, di fiorire di idee, iniziative, revisioni delle abitudini passate, che lui conosceva bene, avendo collaborato a renderle tali.

La sensazione era di grandi progetti, ogni giorno, ogni tweet, come una di quelle telenovele dove un avvenimento di un giorno viene dilatato in due anni, in un anno quasi e mezzo. Abbiamo assistito agli sviluppi dell’appassionante storia laterale della Tav. Alle quotazioni di Toninelli, alla feste dei 5 stelle, c’è chi dice che Matteo fosse amico di non mi ricordo e chi afferma che non lo conoscesse. 

La forza di Salvini è il buon governo delle regioni e dei comuni del Nord. A Milano, che pure ha avuto i suoi scandali, la sanità funziona. Nel ricco nord governare è più facile. Se ci spostiamo al sud, poniamo Cagliari, diventa un po’ più arduo, e infatti la situazione è peggiorata, ma in una cosa è stato bravo Truzzu ha fatto sparire, non l’aliga, ma gli scopritori del problema. Però non mi lamento, perché non gli pretendevo niente. Per lui vale la battuta di Churchill: in via Roma, al Comune di Cagliari è arrivata la macchina blu del nuovo sindaco. Si è aperta la portiera e non è sceso nessuno.

Con Salvini cambiano le percezioni. Lui non dice ”prenderemo in esame”, ma “stanotte stessa saremo al lavoro”. Dopo 6 mesi sono sempre lavoro. Così fece da parlamentare europeo, dove non ha fatto niente, ma solo perché non seguiva le lezioni. Ultimamente ha detto che sta, o stanno lavorando, per quando torneranno al governo.

Volevo che il suo governo non cadesse, che affrontasse la finanziaria, i cui problemi avevano già predisposto e non sono stato favorevole al governo giallorosso. Faccio il tifo per la rielezione di Salvini. Con lui non ci si annoia mai, succede sempre qualcosa, e se torna investirò sullo spread. 

 

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