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Sardegna terra di longevità. Seui festeggia i cento anni di Tzia Laura Todde

«Gratzias figliu miu, po mi airi torrau a portai a bidda». (Grazie figlio mio, per avermi riportato in paese). Queste le parole di “Tzia” Laura Todde rivolte con affetto al figlio Franco per aver esaudito il suo desiderio di ritornare al suo paese natio.

La centenaria seuese si era trasferita giovanissima a Pirri dopo essere convolata a nozze con Giuseppe Ghiani, padre dei suoi dieci figli.

E proprio nel cagliaritano dieci giorni fa aveva festeggiato il centesimo compleanno con una grande festa e circondata dall’affetto dei sedici nipoti e pronipoti.

Da cinque anni Tzia Laura non si recava più a Seui, ma il suo legame è sempre stato forte con il centro montano. Ha sempre avuto nel cuore le sue origini, tanto da tramandarne le tradizioni a figli e nipoti.

Ieri ha fatto finalmente ritorno al suo paese,  che voluto renderle omaggio nella chiesa di Santa Maria Maddalena con una messa celebrata dal parroco don Joilson Macedo.

A seguire, nel palazzo comunale, il sindaco Marcello Cannas le ha consegnato una targa celebrativa a nome di tutta la comunità e l’amministrazione seuese.

Hanno partecipato ai festeggiamenti i figli, gli amministratori, i dipendenti comunali e i bambini delle locali scuole materne e medie.

Da sottolineare che il 2 ottobre scorso a Seui, era stata festeggiata un’altra “nonnina” centenaria: Tzia Assunta Piras.

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