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Una discarica ci seppellirà: in città i controlli sono più rigidi? I furbetti vanno in periferia

L’unica soluzione da adottare è quella delle pene severissime. Non c’è cunetta, angolo di strada, piazzola di sosta che non sia ricettacolo di rifiuti. E qui le amministrazioni locali, c’entrano ben poco. Periodicamente provvedono a pulire, sobbarcandosi ingenti spese che necessariamente vengono sostenute con risorse che potrebbero essere destinate ad altre e più utili finalità.

Il problema nasce dalla pochissima lungimiranza di chi crede di essere furbo, risparmiando sulla Tari e non si rende conto che quei soldi finirà comunque per perderli in servizi ridotti. Lo svincolo al chilometro 4 della SS 554, come tanti altri lungo le strade sarde, di notte non è illuminato, ci sono degli spazi in cui accostare, svuotarsi il bagagliaio dai grandi sacchi neri e dileguarsi. La videosorveglianza è costosa e installarla in ogni svincolo o piazzola è impensabile.

È recentissima la notizia che il Sindaco di Cagliri Paolo Truzzu ha inasprito la sanzione per chi abbandona i rifiuti, da 250 euro è passata a 600. Quindi ora i furbetti si spostano in periferia. Ma c’è un metodo infallibile per conoscere l’identità di chi butta la spazzatura: esaminarla, come ha fatto questa estate il sindaco di Villaspeciosa, Gianluca Melis. Il primo cittadino del paese alle porte di Cagliari è riuscito a individuare attraverso alcuni rifiuti contenuti nei sacchi, gli incivili che oltre alla sanzione, avevano l’obbligo di pulire a proprie spese. Chissà quanti insospettabili verrebbero beccati..

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