Site icon cagliari.vistanet.it

Manu Invisible e i suoi murales in Kenya: tanto colore nel centro di accoglienza per orfanelli

La collaborazione tra l’Associazione Osvic Ong il famoso street artist sardo, dura da diverso tempo, e come spiega Manu Invisible, continuerà ancora. Questo progetto è nato quasi spontaneamente a ha condotto il muralista fino alla città di Nanyuki in Kenya. L’artista ha decorato tre ambienti della Casa Tumaini, un centro di accoglienza fondato e gestito dalla Ong sarda, per bambini orfani e sieropositivi, che se seguiti e curati adeguatamente hanno un’aspettativa di vita abbastanza lunga.

«In questo periodo mi trovo in Africa e sto portando a termine un esperienza di una settimana densa di emozioni – racconta Manu Invisible- il gruppo di bambini e ragazzi è molto numeroso e hanno partecipato tutti in maniera attiva al compimento delle tre opere». Uno degli ingressi principali e i due dormitori, quello maschile e quello femminile, portano la firma dell’artista sardo, Tumaini in lingua swahili significa “Speranza” e le tre opere esprimono proprio l’idea di un futuro positivo.

«I piccoli ospiti del centro mi stavano puntualmente intorno – ricorda l’artista – sembrava che non ci fosse nessuno ma appena mi mettevo al lavoro, comparivano subito bambini». Comunicare non è stato difficile, i piccoli parlano l’Inglese ma nel corso dei giorni hanno tenuto anche delle brevi lezioni di swahili per l’artista mascherato. «Sono state emozioni molto forti e molta gioia da parte dei bambini – conclude Manu Invisible- che durante il saluto finale mi hanno abbracciato, per niente preoccupati di sporcarsi di colori acrilici».

Exit mobile version