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Messaggio in una bottiglia a Villasimius fa scattare l’allarme. Ma era solo il gioco di una bambina

Una motovedetta della Guardia di finanza ha recuperato a largo di Capo Sant’Elia, ua bottiglia con dentro un messaggio: “Sono P., ho 13 anni e sto navigando nel sud della Sardegna. Oggi è l’11 agosto 2019. Vorrei sapere chi riceverà questo messaggio, chiamate questo numero, grazie”. I militari delle Fiamme gialle letto il messaggio, anche per sincerarsi che dietro quelle parole non ci fosse una richiesta d’aiuto, hanno immediatamente composto il numero lasciato nel messaggio. E dall’altro capo del telefono ha risposto una donna.

L’ispettore ha raccontato del ritrovamento della bottiglia e del contenuto della lettera scoprendo che quella all’altro capo del telefono era la madre della bambina di 13 anni. “E’ in vacanza a bordo di un’imbarcazione”, ha detto. “Durante una gita in mare, forse ispirata dalla bellezza della natura che la circondava, probabilmente ha deciso di scrivere quel messaggio e di lanciarlo nel mare di Villasimius, sperando di trovare un giorno dei nuovi amici a cui raccontare la sua bellissima storia”, ha raccontato la madre ai militari.

La mamma della bambina ha espresso poi il desiderio di voler conoscere i Finanzieri. Una richiesta esaudita il giorno dopo. I militari, impegnati in una attività operativa nelle acque di Villasimius, dove si trovava la bambina hanno raggiunto il porto e l’hanno incontrata. La ragazzina si è quasi commossa mentre i Finanzieri, Massimiliano, Enrico, Mauro e Roberto, si presentavano e le raccontavano come era avvenuto il ritrovamento e il recupero del messaggio. I militari hanno poi ripreso le consuete attività non prima di aver salutato affettuosamente la piccola e i genitori.

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