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“Simeone è il nostro direttore del pressing: con lui è un nuovo Cagliari”

Se non fosse per quel rigore… Un paio (alla sarda) di elementi si stanno profilando e imponendo. Garrincha era forte perché saltava sistematicamente l’uomo, ma era più forte ancora perché crossava ravvicinato e Vavà che non era un fenomeno passava per un grande goleador.

Facendo le debite proporzioni, Nandez ha nel cross, teso preciso, una delle sue doti decisive, ad averne ali così, noi ce l’abbiamo sotto copertura.

Simeone ha permesso di reimpostare gli schemi del Cagliari: pressa senza posa, si può dire che sia il direttore del pressing, coinvolgendo tutti nell’impegno, quasi da lui costretti. In più si offre per la risalita della squadra, aspetta la palla sempre in movimento, e sta segnando gol non casuali.

Rog è l’elemento che serviva al Cagliari: tiene palla, è forte fisicamente, dribbla, nello stretto e nel largo, è pronto e veloce nelle ripartenze. Permette il fraseggio a centrocampo, proprio quello che ci mancava. Joao Pedro sembra tornato alle vecchie prestazioni, che gli sono sempre possibili per doti tecniche. Era evanescente e pieno di pause, era uomo da primi tempi anche quando giocava bene, adesso pare reggere tutta una partita. Gli anni passati si è fatto di necessità virtù, rinunciando al centrocampo e aspettando i gol puntuali di Pavoletti, che aveva scarsa partecipazione alla manovra. Adesso abbiamo una rosa di giocatori da fare ruotare e Maran può scegliere a seconda degli avversari e dei momenti. Abbiamo sbagliato la prima con il Brescia e l’ha sbagliata anche Maran, ma abbiamo margini di crescita, anche individuale, se applichiamo il pressing corale che abbiamo dimostrato di saper attuare. Col monumento di portiere che abbiamo possiamo non temere il gioco aereo. Mi aspetto un miglioramento da parte di Pellegrini che ha velocità notevole, ma proprio per quello si fida troppo, mentre dovrebbe essere messo in condizione di ripartire e crossare a sorpresa. Mercoledì vedi Napoli e poi pareggia.

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