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(FOTO) Grande successo per “Women Rock”: per la prima volta la comunità di arrampicata femminile riunita in Sardegna

«Vedere le ragazze unite, a condividere quest’esperienza aiutandosi reciprocamente in ogni momento, è stata un’emozione incredibile» dice Sofie Van Looy, una delle organizzatrici del Women Rock di Ulassai. Il primo appuntamento dedicato alla comunità di arrampicata femminile organizzato dall’Associazione “Climbing Ulassai”, in particolare dalla stessa Sofie Van Looy e Frances Collins, ha richiamato venti sportive provenienti dall’Europa, Canada e Stati Uniti.

Ci sono state anche altre domande giunte al sodalizio, ma il numero massimo di adesioni era stato raggiunto. «Una scelta ponderata in quanto questo numero – afferma Sofie – era ideale per essere seguito al meglio dai tecnici che curavano vari aspetti della preparazione delle ragazze». Infatti a coadiuvare le arrampicatrici erano presenti tre allenatrici: l’inglese Hazel Findlay (mental coaching), la danese Nataleigh Bell (training fisico), e la venezuelana, ma vive in Spagna, Eileen Jubes (training yoga e respirazione). «Sono stati cinque giorni di attività di arrampicata – spiega Sofie – con sessioni di mental coaching, yoga e allenamenti, tra cui steelfingers (allenamento per le dita) che si susseguivano». Le arrampicatrici avevano diversi livelli di competenza nell’arrampicata, ma i giorni passati a Ulassai in condivisione e il lavoro fatto dai preparatori ha portato a migliorare tanti aspetti del loro bagaglio tecnico sportivo.

«Solitamente si dice che le donne siano poco solidali – dice Sofie – in questi giorni ho visto le partecipanti aiutarsi e sostenersi l’una con l’altra. Coloro che avevano un livello superiore dispensare consigli alle altre -continua Sofie – il lavoro fatto dai tecnici invece ha fatto superare paure, aumentare l’autostima, evitare traumi affinando la tecnica di arrampicata e le ragazze hanno affermato che questi giorni sono andate oltre ogni loro più rosea aspettativa». Le ragazze hanno soggiornato presso il “Nannai Climbing Home”, la casa di arrampicata nata da un’intuizione di sei amici innamorati di questa disciplina, che ne hanno fatto una filosofia di vita.

Matteo, Frakie, Ruben, Liz, Paolo e la stessa Sofie hanno creato il “Nannai”, nome in “Limba” che designa la nonna, per omaggiare questa figura importante della comunità dei paesi sardi che rimanda alla tradizione e all’ospitalità. Proprio questa è l’atmosfera che si respira al “Nannai Climbing Home”, posto nel centro abitato di Ulassai con una veduta frontale spettacolare sulle suggestive falesie calcaree. Qui le arrampicatrici hanno potuto gustare i piatti e le bevande tipiche della zona, dalla colazione, al pranzo e alla cena. Un’esperienza il “Women Rock” che ha segnato positivamente anche gli organizzatori, racconta Sofie: «Abbiamo partecipato anche noi alle attività di laboratorio. Devo dire che l’unità d’intenti e la condivisione di questo evento ci hanno arricchito e migliorato umanamente». Ma per i prossimi anni Sofie ha un auspicio: «Che possano partecipare, vivendo questa esperienza, anche ragazze locali e provenienti dall’intera Isola».

Le bellissime foto sono state gentilmente concesse dalla fotografa Lena Drapella (@lenadrapella su instagram, Lena DrapellaPhotography su Facebook, sito Web: www.lenadrapella.com ) e da Sofie Van Looy. 

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