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Trinità d’Agultu: in casa anfore romane e altri reperti, denunciato

Il sette settembre il personale della stazione forestale di Trinità d’Agultu su decreto della procura di Tempio Pausania, ha proceduto alla perquisizione domiciliare di un sub che cercava reperti archeologici con il metaldetector e un’attrezzatura professionale per l’individuazione di oggetti.
La perquisizione ha portato al ritrovamento di numerosi resti di anfore e di orci di varia provenienza, una Pinna nobilis, diverse conchiglie e coralli.

Una prima consulenza della sede operativa di Olbia della Soprintendenza di Sassari e Nuoro ha permesso di stabilire l’autenticità dei reperti rinvenuti databili tra il II secolo a.C. ed il I d.C.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale e tre persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per essersi rese responsabili del reato di impossessamento di beni di proprietà dello stato e di violazione di norme a tutela di specie particolarmente protette.

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