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Monte Urpinu, il polmone verde di Cagliari al buio. Illuminazione assente da mesi

Monte Urpinu è uno dei parchi urbani di Cagliari più amati e frequentati da chi vuole andare a correre, fare ginnastica, persino yoga oppure semplicemente una passeggiata in mezzo al verde e agli alberi che lo contornano. Da secoli infatti è dominato da natura selvaggia e un tempo anche da animali come le volpi (di qui il nome Urpinu, volpino). Viene curato nei minimi dettagli dagli operatori del servizio verde pubblico e dai guardiani.

Mentre fino ad alcuni mesi fa, d’estate quest’area, vasta oltre 350 mila metri quadri, era aperta fino alle 24, ora c’è un cartello con i nuovi orari (anche nei mesi estivi): 07-21. Chi intende farsi una passeggiata o una corsetta nelle ore meno calde della giornata, deve affrettarsi perché certamente le 21 non è un orario di chiusura propriamente estivo. Ma c’è una spiegazione: la mancanza di illuminazione.

Basta entrare già verso le otto e un quarto di sera, accedendo da uno dei tanti ingressi, e andare verso la parte alta del parco per essere immersi da un buio pesto. Le persone – soprattutto le donne – hanno legittimamente paura di addentrarvisi, ma ovviamente anche molti sportivi uomini non ci passano per ovvie ragioni di sicurezza. Nonostante tutto, gli ingressi di viale Europa e via Sanjust – proprio quelli della parte alta, completamente al buio – sono aperti e accessibili a chiunque, anche eventuali malintenzionati.

E pensare che fino a non molto tempo fa, andare “in cima” a Monte Urpinu era una delle motivi per cui in tanti frequentavano il parco: poter ammirare la città da ogni angolatura e magari scattare qualche foto, non è qualcosa che si può fare in ogni città, perché non tutte hanno punti panoramici così alti e suggestivi. I titolari delle attività presenti nel parco (bar, punti ristoro, giostre, eccetera), lamentano questo disagio e dicono di non aver avuto ancora una risposta chiara dal Comune. Loro si sono attrezzati con delle luci artificiali, ma il resto del parco è completamente “immerso nelle tenebre”, fatta eccezione per alcuni lampioni che ancora funzionano, ma certamente non sufficienti e soprattutto,non illuminano abbastanza. Non sarebbe il caso di intervenire per porre rimedio a tutto questo e permettere così a chi lo volesse, di poter vivere il parco a 360 gradi?

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