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(FOTO) Anche i ricordi non meritano la differenziata: a Quartu gli album di famiglia vengono buttati per strada

C’è una foto di una signora che sorride in sella a un asinello. È stata scattata a Santorini, in Grecia, forse negli anni ’80. Poco lontano spuntano le Piramidi e i minareti dell’Egitto. Le immagini sono a colori, anche se contrassegnate da quella classica patina rossastra che si forma sulla pellicola dopo qualche lustro di oblìo nei cassetti del soggiorno.

Sono i ricordi, le memorie di una famiglia, e si trovano a Quartu, in via della Musica, in mezzo all’erba incolta e ad altri rifiuti abbandonati sulla pubblica piazza da bifolchi e incivili. Ci stiamo purtroppo tristemente abituando negli ultimi mesi a vedere le nostre città, Cagliari, Quartu e tante altre, invase dai rifiuti di coloro che non vogliono seguire le regole e che sono convinti che il decoro, l’igiene e il rispetto dell’ambiente non siano di loro competenza. Vedere però che neanche per i ricordi e le memorie ci possa essere un minimo di riserbo, di pudore e di rispetto per sé stessi e per gli altri, forse fa ancora più male, perché ci fa toccare con mano il livello di inciviltà che è possibile raggiungere.

Senza contare, in questo specifico caso, l’imperizia e la superficialità con cui si riesce a gettare per strada il proprio volto e quello dei propri familiari o amici (sempre che in questo caso le persone ritratte nelle immagini siano le stesse che le hanno abbandonate per strada). Si tratta di un dato che racconta il senso di impunità percepito dal cittadino che mette in atto queste pratiche. 

E se neanche il proprio passato è meritevole di una maggiore cura e di più amore nella sua stessa archiviazione, viene d’obbligo chiedersi, ma dove andremo a finire?

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