Niente da fare, Fabio Aru non è più quello di una volta. Alla prima vera salita della Vuelta, il ciclista di Villacidro ha pagato quasi tre minuti ed è già uscito dalla classifica. Prima erano crisi alimentari, poi il problema all’arteria, adesso Aru non ha più giustificazioni: era arrivato alla Vuelta con grandi aspettative, dopo una cronosquadre da incubo, con caduta, un bell’attacco in discesa nella tappa di ieri, oggi la crisi.
La tappa è stata vinta da Angel Madrazo, 31enne spagnolo della Burgos BH, ha vinto per distacco la quinta tappa, 170 km e conclusione ai 1.943 metri di quota dell’Osservatorio di Javalambre. Secondo Bol, terzo Herrada, che erano in fuga. Alle loro spalle si è scatenata la battaglia tra gli uomini di classifica e il migliore dei big è stato Lopez, il colombiano dell’Astana: 4° a 47”. Quinto Valverde, a 59”, subito davanti a Roglic. Quintana ha pagato 1’41”, Chaves 1’45”. Primo italiano Formolo, a 2’33”. Più distante Fabio Aru, 25° a 2’59”. In classifica generale, la nuova maglia rossa è Lopez, che ha 14” su Roglic, 23” su Quintana e 28” su Valverde. Quinto l’ex leader Roche, a 57”. Aru è 17° a 2’47”.
La Vuelta prosegue con la sesta frazione, ancora di salita: 199 km con traguardo a Ares del Maestrat. Ci sono tre Gpm prima della salita finale, che misura 7,7 km con pendenza media del 5,3%. E adesso Aru dovrà inventarsi un numero. Ma la salita non sembra più sorridergli.