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Associazione Libertade difende legalmente i pastori: “Esprimere il proprio dissenso non è reato”(video)

L’Associazione Libertade è nata ai primi di gennaio contro la repressione di chi esprime le proprie idee: «Il nostro obiettivo è quello di informare i cittadini – afferma Giulia Lai, uno degli avvocati- di spiegare loro che far sequestrare uno striscione, come è successo a Isili, in cui si esprime dissenso, anche politico, è una grave violazione dei diritti garantiti dalla costituzione». Sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo con l’articolo 11 che la Costituzione italiana con gli articoli 17 e 21, garantiscono il diritto riunione pacifica nei luoghi pubblici e il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero.

«Noi ci siamo offerti di facilitare l’assistenza legale per quei pastori che sono stati indagati per “Blocco stradale” in realtà – spiega l’avvocato- i pastori stavano manifestando il loro dissenso verso i responsabili politici e non solo, che hanno portato con la loro condotta a una situazione insostenibile. Noi andiamo in giro nelle comunità per spiegare appunto che si trattava di un loro diritto». Molti pastori infatti secondo l’avvocato sono rassegnati e addirittura pensano che il processo sia la giusta conseguenze delle loro azioni.

«È bene invece che sappiano, e con loro tutti i cittadini- prosegue Giulia Lai- che la minaccia di una denuncia è un grave deterrente che spesso spinge le persone a rinunciare a un proprio diritto per timore delle conseguenze legali». Al momento l’Associazione assiste una decina di pastori coinvolti nel blocco del bivio per Lula avvenuto a febbraio. Sono diverse centinaia i pastori denunciati in tutta l’Isola, ma l’aspetto più preoccupante è che a essere colpiti dal provvedimento giudiziario sono stati anche cittadini comuni che semplicemente hanno sentito il dovere di sostenere la protesta accanto ai pastori.

«Io difendo un ragazzo incensurato, mai iscritto ad alcun partito politico che semplicemente un giorno è andato a incoraggiare i pastori perché ne condivideva le motivazioni. Non solo è stato accusato di blocco stradale, ma addirittura gli è stato imposto il divieto di detenzione di armi». L’Associazione organizza incontri ed eventi, in previsione anche un seminario su queste vicende, proprio al fine di spiegare che azioni come quelle dei pastori non solo non costituiscono un reato, ma rientrano nei diritti di ogni cittadino. Con Giulia Lai, all’interno dell’associazione operano anche Adriano Sollai, Marcella Cabras e Michele Zuddas.

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