Site icon cagliari.vistanet.it

Al mare in “cambarara manna”, l’antidoto sardo all’isolamento causato dai social

Un tempo lo si faceva molto di più, oggi capita sempre meno di vedere in spiaggia assembramenti di ombrelloni a riparare tre, anche quattro generazioni di famiglie che decidono di trascorrere tutti insieme una domenica al mare. Però, nonostante le famiglie siano sempre meno numerose, la tradizione di andare al mare in “Cambarara manna” resiste, magari oggi al posto dei familiari ci sono gli amici, qualche cellulare ogni tanto fa capolino, ma più per scattare qualche selfie che per isolarsi. Perché lo spirito di chi si organizza per trascorrere la giornata in compagnia è sì quello della condivisione, ma di lasagne e insalata di riso, non di post! Alessandra con suo marito e i loro due bambini si sono dati appuntamento ad Arbus con altre sei famiglie alle 8.30. Destinazione Portu Maga, in Costa Verde. «Siamo tutti amici, ci conosciamo da ragazzi, dai tempi della scuola- spiega Alessandra- ma durante l’inverno non riusciamo a incontrarci, un po’ per gli impegni di ciascuno di noi, un po’ perché siamo tanti ed è difficile riunirci in una casa. Invece in estate è più semplice, ci vediamo al mare».

Andare al mare tutti insieme permette anche a chi è dovuto emigrare per lavoro di rivedere gli amici di un tempo, trascorrere una giornata in relax, ricordando i vecchi tempi. «Siamo più o meno tutti coetanei, abbiamo figli di età simile, così anche loro si divertono e non si annoiano- racconta divertita Alessandra- diciamo che mentre loro stanno a mollo, noi ci ricordiamo dei vecchi tempi, spettegoliamo un po’, insomma a fine giornata ci è passato tutto il paese… ». La tradizione vuole che ci si senta alcuni giorni prima per organizzare il menù, in modo che ciascuno porti qualcosa di diverso: « ma alla fine nessuno rispetta gli accordi e finiamo per portare molto più cibo di quanto serve- ammette Gianna, compagna di banco di Alessandra fin dalle medie- io dovevo portare una teglia di pasta al forno, mia cugina i pomodori ripieni, ma siccome doveva preparare quelli crudi, ho decido di portarli anche io, ma quelli al forno. Mia cugina sa che io la pasta al forno la cucino con prosciutto cotto, allora lei ha pensato di prepararne una teglia senza, casomai qualcuno la preferisse così..». Naturalmente questo ragionamento lo fanno tutti quindi il menù diventa vastissimo, tra primi secondi contorni dessert e frutta.

Dopo il lauto pranzo, fa la sua comparsa una bella moca da 12 col suo fornelletto da campeggio, che diffonde il familiare profumino di casa e prelude alla pennica del pomeriggio. Piano piano ci si risveglia e tra una partita a carte accompagnata da un’Ichnusa e una discussione sul calciomercato si arriva a sera, si assiste a uno dei nostri meravigliosi tramonti fino a che il sole non sparisce e ci si dice pronti ad andar via. In realtà però nessuno aveva veramente intenzione di andare via presto, infatti compaiono miracolosamente lampade e felpe per i bambini, perché una giornata così deve durare il più a lungo possibile e poi ci sono tutti gli avanzi da finire. E i cellulari ? Se ne vedono davvero pochi sotto questi ombrelloni, giusto per scattare qualche selfie o per mostrare alle amiche come si ridotta la più bella classe…

Exit mobile version