Site icon cagliari.vistanet.it

Open Arms: 13 persone sbarcate per problemi di salute, ma cresce la tensione per chi resta a bordo

foto Ansa Sicilia

Si tratta per lo più di gravi problemi psicologici: le persone fatte sbarcare non erano più in grado si sostenere la situazione. La paura di essere rimandati nel paese di origine è fortissima e questo porta a perdere il controllo, alcuni migranti avevano necessità di cure che non potevano essere praticate a bordo, come ferite di arma da fuoco o principi di infezione. Inoltre come hanno certificato i medici del Cisom, saliti a bordo per un’ispezione, le condizioni igienico-sanitarie dopo 15 giorni sulla nave, sono diventate insostenibili. Per questo si fanno più pressanti le richieste di sbarco.

La situazione dovrebbe sbloccarsi in giornata: l’autorizzazione allo sbarco spetta alla Prefettura di Agrigento, che però attende gli sviluppi dal Viminale. In realtà dopo l’ordinanza del Tar che ha sospeso il provvedimento di Salvini, come Ministro dell’Interno, che bloccava gli sbarchi, potrebbe intervenire la Procura per far attuare il provvedimento del Tribunale Amministrativo. Salvini nei giorni scorsi era ricorso al Consiglio di Stato con un nuovo divieto, ma né il Ministro della Difesa Trenta, né quello dei Trasporti Toninelli lo hanno firmato.

Sembra che altri paesi europei come Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo abbiano dato la loro disponibilità ad accogliere una parte dei migranti. In questo modo verrebbero redistribuiti. La situazione a bordo resta molto difficile da gestire, e gli appelli anche da parte di personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura si moltiplicano perché si conceda lo sbarco.

Exit mobile version