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Centinaia di palloncini sulla spiaggia del Tanka, ma il Resort rassicura: sono biodegradabili

«Buonasera, oggi siamo stati in spiaggia a Villasimius, ci trovavamo alla spiaggia di Simius di fronte al Tanka Resort poco prima delle 18:00 quando abbiamo visto degli organizzatori di quel villaggio distribuire ai bagnanti nel loro stabilimento centinaia di palloncini di plastica riempiti con elio e legati a una corda. Alle 18:00 in punto questi palloncini sono stati poi liberati in aria, sulle note di una canzone, e hanno preso la direzione del mare».

Comincia così la mail inviataci da  Davide Lebovitz, un turista e Marta Seu una cittadina sarda. I due segnalano allarmati l’uso di moltissimi palloncini sul mare. «Ormai sono noti a tutti i gravi danni causati dalla plastica -prosegue la lettera- in particolare in un ambiente come quello marino. A questo proposito, è  di pochi giorni fa la notizia del giovane che ha pubblicato su Instagram un video in cui gettava una bottiglia di plastica in mare ed è stato denunciato e il suo comportamento stigmatizzato sui social. L’analogia con quanto da noi riportato mi sembra evidente e credo che sia il caso di portarlo alla massima diffusione dal momento che questo fatto è avvenuto su larga scala e davanti agli occhi di tutti».

La nostra redazione ha immediatamente contattato il Resort Tanka Village per chiedere spiegazioni e Francesco Tornello, capo animazione della struttura ha precisato: «Anche noi prestiamo molta attenzione all’ambiente e rispettiamo il mare. I palloncini che abbiamo utilizzato sono in lattice non in gomma, si tratta di palloncini biodegradabili al 100 per cento». Tornello ha poi aggiunto che consci dell’attenzione che giustamente si rivolge a questo problema, sapevano che sarebbero potute arrivare delle segnalazioni e per questo hanno conservato le confezioni di cui ci hanno inviato le foto alla redazione.

Una buona notizia questa, perché dimostra che tutte le campagne di sensibilizzazione messe in atto in questi mesi hanno dato i loro frutti e le persone si impegnano attivamente per controllare e segnalare condotte scorrette e dannose per l’ambiente. Nello stesso tempo le aziende stesse operano scelte green, spesso facendo di queste iniziative la loro bandiera.

Tuttavia, vista l’emergenza in cui versa ora il mare, sarebbe opportuno che si limitassero il più possibile queste iniziative che non sono necessarie. Per quanto biodegradibili, palloncini, buste e altro materiale per degradarsi impiega del tempo e il rischio che uccelli, pesci o altre creature marine li ingeriscano rimane.

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