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(VIDEO) “Vogliamo il contratto e uno stipendio dignitoso”. Le guardie giurate chiedono l’intervento di Di Maio e Salvini

Guardie giurate e lavoratori della sicurezza a Cagliari

Rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2015, aumento salariale, aggiornamento delle norme su organizzazione del lavoro, flessibilità, orari di lavoro e procedure di cambio di appalto. Sono le richieste principali che le Guardie Giurate e il personale di vigilanza non armato fanno al governo.

Anche a Cagliari, come in tutta Italia, un folto gruppo di addetti alla vigilanza, provenienti da ogni parte della Sardegna, si è dato appuntamento davanti alla Prefettura per far sentire la propria voce. 《Una guardia giurata guadagna non più di 1200 euro al mese, un portiere non supera gli 850, con turni di lavoro di 40 ore, rischiando anche la vita 》, dice Nella Milazzo, segretaria regionale Filcams Cgil. Si occupano di vigilanza, armata e non, presso strutture ospedaliere, porta valori, guardie mediche, centri commerciali, eccetera.

Una delegazione di lavoratori e sindacalisti sarà rivevuta in mattinata dal prefetto Bruno Corda al quale faranno presente le loro istanze. Ci sarà anche una raccolta firme per chiedere l’intervento dei ministri del Lavoro Luigi Di Maio e dell’Interno Matteo Salvini. Lo sciopero nazionale del settore è stato indetto da UILTuCS, Filcams-CGIL e Fisascat-CISL. Nella video intervista, l’intervento di Andrea Lai, segretario regionale UiltTucs.

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