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Volete imparare sa limba giocando? Ecco “Sardoo” la app che ve lo insegna mentre vi divertite

«Sardoo, naschet po s’ispassiare, ma puru po imparare faeddos noos e connòschere mègius sa limba nostra», (Sardoo nasce per divertirsi, ma anche per imparare parole nuove e conoscere meglio la nostra lingua) . Ad affermarlo sono Marco Piras, Giuseppe Broccia, Matteo Porceddu, Francesco Grussu e Alessandro Cucca perché credono fermamente che il sardo sia una lingua e non un dialetto. Sono certi che si possa imparare anche giocando e che per quanto ci siano delle differenze nella lingua a seconda dei paesi di provenienza, alla fine ci si capisca tutti quando si parla sardo.

Per questo hanno ideato una app, scaricabile gratuitamente sul cellulare, tutta in sardo, con la quale giocare e imparare nello stesso tempo. Il gioco è semplicissimo: bisogna cercare di far indovinare al compagno di squadra una parola indicata dalla app, definendola, ma senza pronunciarla ed evitando di dire una serie di termini vietati dalle regole del gioco. Ma tutto va fatto rigorosamente in limba.

 

«La didattica “Ludica” è uno dei metodi migliori per imparare una lingua – spiega Marco Piras, uno degli ideatori del progetto – gioghende, su cherbeddu de su dischente est cuntzentradu a bìnchere s’isfida e no si perdet a pensare a totu cussas arrègulas de sa lìngua chi bortas medas ddu faent abarrare tzitidu po timoria de faddire (Giocando il cervello degli studenti rimane concentrato a vincere la sfida e non si perde a pensare a tutte quekle regole della lingua che molte volte lo spingono a tacere per la paura di sbagliare)».

E questa regola vale anche per gli adulti, non solo per i più piccoli. Utilizzabile sul cellulare con sistema iOS e Android, Sardoo è una app in continua evoluzione: «Abbiamo una sezione chiamata “ Cunsìgia faeddu”, in cui – prosegue Marco- tutti possono scrivere dei suggerimenti, segnalare traduzioni, abbiamo cominciato circa 5 mesi fa, possiamo perfezionarci». È divertente anche solo sfogliare le varie pagine: il classico “Vuoi uscire?” e sostituito da “Boles essire?” e le opzioni non sono “si o no” ma “Nono o eja”. La realizzazione della app e stata curata con molta attenzione,

“Dona atentzione! Su Sardu no s’iscriet comente si narat!” recita un’avviso prima di cominciare il gioco, e in effetti ci si chiede viste le mille varianti che sa limba offre di ciascuna parola a seconda del territorio in cui si parla, come hanno scelto le parole i ragazzi di Sardoo? «In realtà anche se ogni zona ha i suoi termini specifici, ed esistono delle differenze, alla fine i sardi sono un po’ tutti in grado di capirsi fra loro e questo è un modo per conoscere ancora meglio la lingua sarda e imparare termini nuovi». Non ci resta che giocare quindi, già soltanto leggendo le regole si imparano tante parole nuove! “Sa truma”, il gruppo degli autori, l’11 agosto presenterà l’app a Mogoro, paese natale di alcuni di loro, al Bar La Fortezza, presso Nuraghe di Cuccurada alle 19.

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