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Allarme di Confartigianato, truffa via mail: “Prestate attenzione al mittente e non cliccate sui link: vogliono solo rubarvi i soldi”

Da qualche giorno, stanno arrivando alle imprese artigiane dell’Isola attraverso la posta elettronica richieste illecite di pagamento, che stanno creando seri problemi a tante attività produttive. False comunicazioni, che riescono ad arrivare anche via PEC, hanno il mittente nascosto, falsificato e spacciato per “Agenzia delle Entrate”, “Equitalia” o di una fantomatica “ Gestione Aziende con lavoratori dipendenti” e richiedono il pagamento per posizioni contributive non meglio specificate.

«Stiamo ricevendo decine e decine di segnalazioni di arrivo di questi messaggi elettronici in cui si chiede di pagare – ha denunciato Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e purtroppo qualcuno ci è già cascato, credendo fosse una normale comunicazione
degli Enti Previdenziali invece sono truffatori che vogliono solo rubare i soldi”. L’Associazione Artigiana, quindi, raccomanda, di cancellare immediatamente il messaggio e soprattutto di non cliccare su alcun link.

Ecco ciò che compare nelle mail truffa:

Oggetto: Avviso di addebito n. 5528590901193 – Gestione Gestione
Aziende con lavoratori dipendenti

Spett.

Con la presente si notifica di aver proceduto al controllo della
posizione contributiva sopra riportata relativamente a: Emissione da
04/2019.

L’avviso di addebito n. 5528590901193 che costituisce titolo esecutivo
ai sensi dell’art. 30, comma 1, del DL n. 78/2010 convertito con
modificazioni in Legge n. 122/2010, è allegato alla presente e
riguarda i contributi accertati e dovuti a titolo di Gestione Aziende
con lavoratori dipendenti per l’importo totale, comprensivo delle
spese di notifica e degli oneri di riscossione, di: 7.114,00. euro

Il dettaglio e le motivazioni sono riportate nella sezione “DETTAGLIO
DEGLI ADDEBITI E DEGLI IMPORTI DOVUTI” dell’avviso di addebito sopra
identificato.
«Il nostro consiglio è di verificare l’esatta provenienza delle comunicazioni – conclude Matzutzi – e di non aprire, o di essere molto cauti, con gli allegati che possono nascondere programmi virus che bloccano l’accesso ai propri dati e la normale funzionalità del computer».

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