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Fiorello al Forte Arena: due ore di risate, sorprese e tanta Sardegna nelle battute del comico catanese

Per sorridere utilizziamo 12 muscoli facciali, e chi ha assistito ieri allo spettacolo di Fiorello, probabilmente oggi ha il fastidio dell’acido lattico, tipico di usa intensamente certi muscoli. Ha divertito per l’intero spettacolo, senza un minuto noioso, nessuna pausa per guardare il cellulare, vittima ovviamente, di tante battute dell’artista catanese che è riuscito a ironizzare su un’infinita gamma di temi di strettissima attualità divertendo, ma senza offendere. Uno spettacolo evidentemente studiato nei minimi dettagli ma leggerissimo, durante il quale è stato difficile capire se davvero era tutto preparato o se di tanto in tanto lo showman ha improvvisato.

Di sicuro lo ha fatto all’inizio, quando un blocco della SS 195, a causa del traffico (e questa non è una novità) ha costretto gli organizzatori a posticipare l’inizio dello spettacolo per consentire agli spettatori di arrivare al Forte Arena. Una voce con un impeccabile accento cagliaritano spiegava i motivi del ritardo, e gli spettatori presenti ci hanno messo un po’ a capire che si trattava proprio di Fiorello e non di uno dello staff locale.

Dall’adolescenza della figlia, alla cacca dei cani, passando per la luna, la tecnologia, l’età che avanza, la religione, il politicamente corretto, i vegani, i vaccini e tanti riferimenti alla Sardegna, che solo chi frequenta questa terra abitualmente e la conosce profondamente può fare, tanto da fare ironia anche su Pirri, proprio come si fa a Cagliari. Uno spettacolo evidentemente calibrato per il pubblico isolano, che ha gradito moltissimo la serata.

Ogni tanto un piccolo colpo di scena e uno stratagemma, che ha coinvolto il pubblico durante tutto lo spettacolo, ma di cui non si può svelare niente: in autunno Fiorello condurrà una serie di spettacoli per la Rai, e probabilmente parte di questo spettacolo verrà riproposta nelle puntate televisive. Lo spettacolo del Forte Arena infatti non fa parte di un tour, ma è un unicum, andato in scena una volta sola a Mantova, qualche settimana fa.

Probabilmente il comico siciliano ha voluto testare su un pubblico veramente eterogeneo, parti di ciò che andrà in onda in autunno, ma se di un test si trattava, l’esito è sicuramente eccezionale. La serata, piacevolissima è volata in un soffio, anche gli intermezzi musicale, diretti dall’inseparabile maestro Cremonesi erano ironici e mai banali.

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