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Paolo Truzzu racconta a Vistanet come guiderebbe Cagliari se diventasse sindaco

paolo truzzu

Quali sono i tre interventi più urgenti, quelli che attuerebbe nei primi 100 giorni?

Nella nostra attività politica vogliamo dare la priorità ad alcuni interventi urgenti, gli stessi che i cagliaritani incontrati durante i giorni di campagna elettorale hanno caldeggiato: pulizia, legalità e riorganizzazione degli uffici. Partiremo da una pulizia straordinaria della città insieme alla modifica del sistema porta a porta, interverremo sulla sicurezza e sul ripristino della legalità. Partiamo dal presupposto che le scelte di un’amministrazione debbano privilegiare la tutela della salute, della tranquillità, e del benessere dei cittadini, costretti oggi a vivere nella sporcizia, nel degrado e con l’aggravante che sono vessati da tasse esose. Vogliamo garantire la sicurezza di Cagliari, perché una città sicura è una garanzia per chi vive e per chi viene a visitarla. Sicurezza significa tranquillità per i residenti, sviluppo del turismo, rilancio del commercio. E vogliamo anche i cittadini, professionisti e imprenditori che si rivolgono al Comune possano avere risposte certe e rapide.

Ha già qualche idea sulla formazione della giunta, sul numero degli assessori, ricorrerebbe a qualche tecnico?

Ho già delle idee e le condividerò prima di tutto con la coalizione che mi sostiene. Il rilancio della città dovrà partire da un esecutivo costituito da professionisti, da uomini e da donne capaci e disponibili all’ascolto.

L’ex sindaco Zedda nei giorni scorsi ha attaccato il nuovo governo regionale perché la prima proposta di legge non riguarda i problemi dei sardi ma i vitalizi dei consiglieri, non pensa che ci siano altre priorità?

Non ho firmato nessuna proposta per reintrodurre i vitalizi e mai la firmerò. Nella scorsa legislatura, anzi, ho presentato una proposta di legge per ridurli. La legge di cui parla l’ex sindaco Massimo Zedda, che io non ho visto perché ancora non è depositata in Consiglio, mi è parso di capire sia l’adeguamento a una norma nazionale che prevede l’obbligo di equiparare la pensione dei consiglieri ai contributi realmente versati come avviene per qualsiasi lavoratore e che pertanto porterà a una riduzione delle pensioni degli ex consiglieri regionali e all’introduzione del contributo previdenziale proporzionato allo stipendio per gli attuali. Adesso che li stanno ripristinando e andrò a fare il Sindaco non solo rinuncerò a uno stipendio ben più cospicuo, ma anche ai contributi, esattamente il contrario di quello che farà qualcun altro…

Cagliari è una roccaforte del centro sinistra, alle Regionali prima e alle Europee dopo, in città si è votato a sinistra, perché alle Comunali gli elettori dovrebbero cambiare idea?

Alle comunali non si tratta più solo di centrodestra e centrosinistra, ma di una proposta per la città del futuro. Noi vogliamo lavorare all’inclusione e al coinvolgimento di tutti per far diventare Cagliari una città ricca, all’avanguardia, competitiva. Per farlo dobbiamo ripartire dal nostro mare, dal lavoro, dal turismo, ed è necessario farlo tutti insieme, non per portare il centrodestra alla guida della città ma per mettere i cittadini al centro dell’azione amministrativa.

Cosa prevede il suo programma per le periferie, soprattutto per Sant’Elia, la cenerentola della città? Parliamo degli abitanti, dei palazzoni, non del super stadio.

Per la riqualificazione di Sant’Elia pensiamo a un piano coordinato di attività, garantendo più servizi e maggiore sicurezza. La ricostruzione di palazzi nuovi, funzionali e moderni contribuirà a superare il degrado in cui versa questa area della città. È importante anche il recupero e il riutilizzo di immobili abbandonati, il miglioramento della mobilità, politiche sociali, e strumenti di finanziamento per offrire opportunità di lavoro a giovani e disoccupati, perché senza lavoro qualsiasi intervento di riqualificazione è fine a se stesso e non risolverà i problemi.

Uno dei motivi di malcontento in città riguarda i rifiuti e il porta a porta, se diventerà sindaco come intende intervenire?

Sul sistema di Raccolta Differenziata attualmente in corso, totalmente fuori controllo in ampie zone della città, sarà necessario intervenire, valutando il posizionamento di piccole e grandi isole ecologiche in punti strategici della città e potenziando la diffusione dei contenitori con sistema di controllo automatico del conferimento con tessera magnetica. Occorre inoltre modificare radicalmente il servizio di pulizia delle strade, che oggi crea più disagi che vantaggi ai cittadini. Tra le azioni della nuova amministrazione verranno promossi: percorsi di educazione ambientale per gli studenti di ogni ordine e grado, una grande pulizia straordinaria delle nostre strade, dei marciapiedi e del mantenimento del decoro urbano, campagne di sensibilizzazione alla raccolta differenziata e alla salvaguardia dell’ambiente, in collaborazione con associazioni già esistenti e operanti sul territorio, con agevolazioni, incentivi e riduzioni della Tares per i cittadini.

CasaPound che recentemente ha aperto una nuova sede a Cagliari, ha rinunciato a presentare il proprio rappresentante, Edoardo Lecis, il quale ha dichiarato di averlo fatto per non toglierle voti. Lei cosa ne pensa?

Credo che il motivo della mancata presenza di Casapound non sia questo, del resto anche alle precedenti amministrative non era presente. Quando una lista non si presenta, qualunque essa sia, a me dispiace sempre perché, come avevo dichiarato anche all’indomani dell’esclusione della lista di Angelo Cremone, poi riammessa, il confronto è la base della democrazia.

Il Comune di Sassari ha iscritto all’anagrafe una bimba figlia di due madri, nata con la fecondazione assistita, lei lo farebbe?

La nostra politica, così come inserito nel programma, sarà rivolta in modo particolare alla famiglia con le sue istanze e problematiche attraverso azioni rapide, efficaci e concrete. Il nostro obiettivo è quello di promuovere e sostenere iniziative diversificate per creare sviluppo economico e occupazionale ad esempio per quei giovani, che vogliono formare una famiglia. Vogliamo promuovere l’associazionismo familiare per comprendere meglio i bisogni reali della famiglie e intervenire in modo efficace su problemi e criticità, sostenere un piano di edilizia agevolata, con il concorso dei privati, per la realizzazione di fabbricati moderni a basso consumo energetico a vantaggio delle giovani coppie, dei soggetti svantaggiati o ad alto rischio di emarginazione sociale come i portatori di handicap. Credo insomma che ci siano alcune categorie di persone sulle quali non è stato fatto ancora nulla ed è arrivato il momento di cominciare. E mi piacerebbe anche istituire il registro della bigenitorialità.

Il 6 luglio a Cagliari si terrà il Sardegna Pride, lo scorso anno Zedda ha marciato in prima fila al corteo, lo farà anche lei?

Sono favorevole a ogni tipo di rivendicazione di diritti e rifiuto tutto ciò che è oppositivo. Per questo mi piacerebbe continuare a sostenere i diritti di tutti, nessuno escluso.

L’amministrazione Zedda ha il merito di aver dato molto spazio alle donne. Il centro sinistra ha deciso attraverso le primarie, di scommettere su una donna, pensa che questo peserà sull’esito del voto?

Quando un cittadino è chiamato a scegliere un Sindaco o un amministratore si chiede prima di tutto se quella persona sarà in grado di interpretare la sua idea di città, e non se sia meglio un uomo o una donna. Credo che le donne meritino spazi maggiori rispetto quelli che l’amministrazione precedente dichiara di aver garantito. Ancora oggi mancano politiche per far crescere i livelli di partecipazione femminile sulle questioni più significative che riguardano la città. Per questo vogliamo destinare risorse finanziarie per la valorizzazione dei talenti femminili, dei mestieri, realizzare dei piani strategici occupazionali, incentivare l’imprenditoria femminile, promuovere campagne di sensibilizzazione per il rispetto e la tutela delle donne, azioni in tema di conciliazione vita familiare e professionale, attraverso maggiori servizi alle famiglie, estendendo gli orari degli asili, incentivando l’apertura degli asili nido all’interno delle aziende private e per le dipendenti della pubblica amministrazione. Credo siano questi i punti sui quali è fondamentale ripartire…

 

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