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A Fluminimaggiore il Tempio di Antas in 3D, per spiegare l’archeologia ai più piccoli

Sarà presentato al Museo Etnografico, in piazza Gramsci 1 a Fluminimaggiore, in occasione della manifestazione Flumini in Fiore. Il “Tempio di Antas 3D”: per la prima volta è stato ricostruito un modello in scala 1 a 10 del Tempio di Antas interamente realizzato mediante la Stampa 3D, il modello pesa oltre 30 kg ed è lungo oltre 2 metri. Un progetto dedicato i bambini che potranno rivivere l’appassionante costruzione del Tempio, potranno immedesimarsi nel ruolo di costruttori, esploratori e archeologi.

Il “Tempio di Antas 3D” è un modello “giocabile”, realizzato da Simone Masala, dell’associazione Laboratorio K, specializzata nella progettazione e realizzazione di laboratori didattici innovativi, in 5 mesi di lavoro, con l’uso di numerose stampanti 3D. L’obiettivo è quello di far avvicinare i bambini all’archeologia, in maniera ludica. Il modello è stato realizzato con diversi software di grafica 3D, partendo dal rilievo generato da oltre 1000 fotografie scattate per mezzo di un drone. Per renderlo “giocabile” è stato inventato un sistema di costruzioni denominato “K3D”, che permetterà di realizzare monumenti in scala per uso didattico.

Il sistema K3D prevede l’uso di speciali incastri, ispirati alle tecniche usate anticamente per tenere uniti i blocchi di pietra, e include anche una versione “virtuale” per poter ricostruire il monumento specifico in realtà virtuale, grazie all’uso del computer. Studiare le ricostruzioni di edifici antichissimi in maniera virtuale e con ricostruzioni in scala però non significa rinunciare a visitare queste strutture dal vivo. Infatti alla presentazione di oggi seguiranno una serie di laboratori nella “Valle di Antas”, dove i più piccoli potranno avvicinarsi all’archeologia in un modo innovativo e divertente.

Tra questi laboratori c’è il “Costruttore nel Tempo”, un laboratorio unico nel suo genere e al momento unico in Sardegna, che unisce le più moderne tecnologie allo studio dell’archeologia e della nostra storia. Il progetto è stato realizzato dalla società Start Uno, in collaborazione con Laboratorio K, nell’ambito del progetto Culture LAB, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna.

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