Site icon cagliari.vistanet.it

Anche a Cagliari le “balconiadi” contro Salvini. La città si accoda alla protesta nazionale dello striscione

 

In tanti si ricorderanno lo striscione di Castelsardo, con una tipica espressione nostra, irripetibile, appeso per dare il “Benvenuto” al vicepremier durante la sua visita in Sardegna a febbraio. Non proprio elegantissimo, fu rimosso immediatamente senza tante cerimonie. Ma dopo la rimozione di alcuni striscioni con l’intervento addirittura della Digos a Milano e non solo, in tutta Italia le persone hanno cominciato ad appendere striscioni provocatori, per rivendicare il proprio diritto di esprimere il dissenso verso le scelte del governo.

E se da Milano a Napoli, è quasi una sfida a chi scrive quello più ironico anche a Cagliari comincino a spuntare striscioni di “Saluto” al nostro ministro degli interni. Il primo a fare capolino è stato quello al palazzo di via Falzarego dove ha sede l’Arc, l’associazione che in questi giorni è impegnata a raccogliere fondi per organizzare il Gay Pride a Cagliari. Arc, sta per “Arcobaleno” e non poteva che partire da un’associazione Onlus che si definisce democratica, pacifista, ecologista, antirazzista e antitotalitaria un saluto a Salvini, che invece sembra incarnare sempre di più i valori opposti. Lo striscione appeso sabato recita: “Matteo, sai chi ti saluta tanto?”, d’altra parte Salvini non ha mai nascosto la sua posizione sui matrimoni gay e le recenti dichiarazioni sulla dicitura “Genitore 1 e genitore 2” sui documenti ufficiali non lasciano molti dubbi.

Un altro striscione è comparso ieri a Villanova, quartiere cagliaritano dove la condivisione e la socialità sono un elemento imprescindibile, il quartiere dove convivono persone provenienti da tante parti del mondo non può condividere la politica dei porti chiusi e così saluta Salvini con una “citazione colta”, ricordando la battuta che fece qualche tempo fa l’ex sindaco Massimo Zedda quando disse che le perdite d’acqua “Sono dalle dighe al grifone di casa” parlando della rete idrica colabrodo in Sardegna. Lo striscione appeso a un portone ancora decorato per la recente iniziativa di Balconi Fioriti recita “Salvini apri il grifone e lavaci lo striscione”.

Infine c’è chi punta ai luoghi simbolo della città e lo striscione lo porta addirittura al Parco delle Saline, al Rollone che fa rima con “Bacione” un’espressione che il vicepremier utilizza per salutare i suoi contestatori, un modo elegante, per mandarli a quel paese, “A Salvini un bel bacione, con questo mio striscione, non sta appeso al balcone, ma sta a Cagliari al Rollone“. L’ironia dei cagliaritani è nota, non ci resta che passeggiare per le vie della città col naso all’insù e scoprire se nei prossimi giorni gli striscioni aumenteranno, maestrale permettendo..

Exit mobile version