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La foto: alle Saline esplode la fioritura delle piante mediterranee, ecco il fiore di basilisco

 

 

Passeggiare al Parco delle Saline di Molentargius in questo periodo equivale a una lezione pratica di botanica sulla macchia mediterranea. Sono tantissime le varietà di piante che fioriscono in questo periodo, offrendo un magnifico spettacolo di colori e profumi. Le erbe e gli arbusti ci sono familiari, ma molti si somigliano e spesso li confondiamo. È il caso del basilisco, la Magydaris Pastinacea.

Simile ad altri arbusti della macchia mediterranea, come la carota selvatica (da qui infatti il nome “pastinacae”) ma molto più bello, il basilisco, è diffuso in tutta la Sardegna. Alle Saline se ne possono osservare di bellissimi. In sardo è chiamato Fèrula Masciu, Fèrula Màscrina, Feruledda ‘e casu, Folla de Santu Nicolau. A parte il fiore che viene essiccato e utilizzato per composizioni floreali, questa pianta non trova grande impiego neanche come materia prima per lavori artigianali, in quanto fototossica.

La linfa del basilisco contiene furocumarine che la pianta produce per difendersi dai predatori. Si tratta di sostanze tossiche che provocano ustioni e irritazioni della pelle. Uno studio condotto a Dorgali sul bestiame da allevamento, ha dimostrato che solo i cavalli se ne cibano e ne sono ghiotti, evidentemente immuni all’effetto urticante. Quindi non lasciatevi tentare dal desiderio di coglierli per farne una bella composizione, anche se maneggiati con guanti protettivi, nei soggetti particolarmente sensibili anche solo poche gocce di linfa possono provocare violente reazioni allergiche.

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