Li distingui subito i turisti dai cagliaritani. I primi li vedi passeggiare pantaloni rimboccati, piedi nudi, le scarpe in una mano, la fotocamera ipertecnologica nell’altra. La pelle pallida arrossata dal sole e l’immancabile paglietta. Hanno negli occhi tutto l’incanto di un mare che non hanno mai visto. Sono i turisti.
I secondi invece passeggiano scarpe ai piedi, eleganti, cellulare in una mano perché una foto della Sella su Facebook non si nega a nessuno, nell’altra mano il maglioncino, che c’è brezzolina. Le facce abbronzate, sono i cagliaritani. Ma una cosa in comune con i turisti ce l’hanno: anche loro hanno negli occhi tutto l’incanto del mare, anche se lo vedono sempre.
Perché il Poetto ogni giorno cambia, ogni giorno ti accoglie in un modo diverso. Non sappiamo chi abbia scritto sulla sabbia questa dichiarazione d’amore per la Sardegna, se l’autore è un turista ne siamo orgogliosi, ma così è vincere facile, è ovvio che un milanese, un tedesco, un polacco si innamorino del nostro mare. Ma se a scriverla è stato un sardo, un cagliaritano, la dichiarazione d’amore vale doppio, un mare che nonostante lo si veda sempre, continua a ispirare dichiarazioni d’amore, è un mare che non ha rivali.