Site icon cagliari.vistanet.it

Cagliari avrà un sindaco donna? Per gli elettori di centrosinistra Francesca Ghirra è la scelta migliore

Si sono presentati più di 5mila e duecento elettori di centrosinistra, per scegliere il candidato sindaco di Cagliari. E la maggioranza ha scelto Francesca Ghirra, classe ’78, una laurea in Conservazione beni culturali conseguita a Napoli, una specializzazione post lauream in storia dell’arte a Cagliari e master a Roma sempre nello stesso ambito. La Ghirra di Campo Progressista, funzionaria regionale in aspettativa, assessora uscente all’Urbanistica e alla Pianificazione strategica della giunta Zedda,  potrebbe diventare la prima donna sindaco di Cagliari. In molti capoluoghi di regione italiani questo primato è già stato raggiunto, e naturalmente al di là del colore politico, in questi tempi in cui sembra che il fenomeno della violenza contro le donne non voglia arrestarsi, che alcune proposte di legge e certe correnti di pensiero tendano a voler nuovamente relegare la donna dentro i confini domestici del ruolo di madre e moglie, sapere che Cagliari aveva ben due donne candidate alle primarie è consolante.

«Una bellissima giornata. Più di cinquemila persone hanno partecipato e deciso chi guiderà il centrosinistra alle elezioni comunali di domenica 16 giugno. Sarà un momento molto importante per il futuro della nostra città. E ci arriveremo uniti», ha twittato la Ghirra appena saputo l’esito delle primarie, a commento di una foto con accanto gli altri candidati del centrosinistra, Marzia Cilloccu e Matteo Lecis Cocco Ortu. La candidata ufficiale ha poi rimarcato il fatto che ha decidere e ufficializzare la candidatura di Paolo Truzzu, candidato di centro destra, sia stata un’assemblea di soli uomini: «Sono molto felice, oggi è stata una giornata di grande partecipazione democratica, abbiamo dimostrato che le primarie erano la strada giusta per individuare il candidato. Ancora una volta segniamo la differenza dal centrodestra che si fa imporre i propri candidati da Arcore e li ratifica con un’assemblea di soli maschi».

Resta da vedere se anche il Movimento 5 Stelle proporrà un candidato uomo oppure deciderà di presentare una donna ma sembra che al momento non ci sia convergenza sulla scelta del nome. Non si vota una candidata sindaco solo perché donna, ma per le sue prerogative, starà a Francesca Ghirra dimostrare entro il 16 giugno di avere le carte in regola per governare la città. Tuttavia una riflessione va fatta: in un paese normale non dovrebbe nemmeno notarsi la differenza, un candidato è un candidato a prescindere dal sesso. In Italia invece ci rallegriamo per la semplice candidatura di una donna, segno che la strada per una vera parità è ancora lunghissima e vista l’aria che tira anche parecchio in salita.

Exit mobile version