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Dieci idee per l’assessore Chessa, purché lasci perdere i campi da golf

Dopo il nostro pezzo ironico sulle corse dei cammelli per rilanciare l’economia turistica isolana (signor Chessa, si fa per scherzare, deve sapere che noi di Vistanet abbiamo una reale, verace simpatia per lei, da anni), l’assessore regionale al Turismo ci aveva sgridato: “Dateci idee, non critiche”.

E noi in questo articolo proveremo umilmente a dargliele. Dieci idee, semplici, dirette, tutte per lei, assessore: una consulenza gratuita, sperando di fare cosa gradita. Faremo questo e anche altro pur di non sentirle più dire che con i campi da golf la Sardegna risolverà i suoi problemi economici e occupazionali.

Idea numero 1

Partiamo dalla base assessore, i collegamenti. Strade, ferrovie, camminamenti, piste ciclabili: tutto ciò che può funzionare per raggiungere siti e località. Non dobbiamo realizzare il tunnel del Monte Bianco. Per carità, signor Chessa, poi gli ambientalisti chi li sente? Quelli sono personaggi difficili, coerenti, vanno giù pesante e non cambiano mai schieramenti, idea e ideologie, a differenza di certe persone che mutano opinione e partito a seconda di dove tira il vento. Strade, si diceva, assessore: semplici lingue di asfalto, due corsie, ben segnalate e via. O ferrovie, per andare lì dove, ora come ora, non è possibile. Ma anche cammini con pavimentazione ecologica, sentieri con cartelli e indicazioni: tutto quanto possa agevolare un turista ad arrivare in un luogo che merita di essere visto. E poi il Trenino Verde, signor Chessa: luoghi bellissimi attraversati già da un binario e in parte serviti. Si tratterebbe semplicemente di attualizzare e risistemare un meccanismo che potrebbe trasformarsi in una miniera d’oro (altro che golf).

Idea numero 2

I servizi, assessore: nulla di fantascientifico, non centri commerciali o alberghi a dieci piani. Solo qualche piccolo market ben fornito, bancomat, distributori di benzina, punti wi-fi, magari un camping, qualche trattoria e le case sfitte (che in Sardegna abbondano), trasformate in strutture ricettive.

Idea numero 3

Pubblicizzare qualsiasi luogo dove ci sia qualcosa che merita di essere visitato dal punto di vista artistico e archeologico: nuraghi, pozzi sacri, tombe dei giganti, domus de janas, terme romane, chiese romaniche, vecchie miniere, eccetera.

Idea numero 4

Il turismo culturale, che fortunatamente già esiste. L’esempio di Berchidda, con il jazz, Gavoi, per la letteratura, Tavolara per il cinema. Pochi esempi per trarre spunti e allestire qualcosa del genere anche nei luoghi e nei siti che sono stati, ad esempio, di Gramsci, Lussu, Grazia Deledda, D.H. Lawrence, solo per citarne qualcuno a caso.

Idea numero 5

Promuovere e valorizzare tutti quei luoghi che offrono una qualsiasi bellezza naturalistica. Che nella nostra Isola, come lei ben sa, assessore, abbondano.

Idea numero 6

Un capitolo a parte meritano le spiagge: uno degli aspetti che più attraggono i turisti. Alcune zone sono ben o persino troppo servite, altre per niente. Cerchiamo un equilibrio e il gioco è fatto.

Idea numero 7

Il turismo sportivo: vela, arrampicata, torrentismo (canyoning), canoa, trekking, escursionismo in genere, surf e kite surf, tutti gli sport da spiaggia, parapendio, solo per citarne qualcuno. Se poi proprio vogliamo puntare sul nazional popolare, l’anno prossimo il Cagliari Calcio compirà 100 anni tondi tondi, mentre saranno passati 50 anni dalla memorabile vittoria dello Scudetto rossoblù. Sarebbe interessante per i veri appassionati di calcio, visitare lo stadio Amsicora, il museo della Sardegna Arena, per far conoscere le gesta di Riva e compagni e raccontare di una vittoria che, nell’immaginario collettivo dei Sardi, ma non solo, rappresenta anche un momento storico importante, in cui si è attivata una sorta di rivalsa sociale nei confronti dello strapotere economico del Nord Italia.

Idea numero 8

Enogastronomia: cibo, vino e birre artigianali. La Sardegna offre di tutto e di più da questo punto di vista e lei stesso, assessore, siamo certi che sarebbe il primo a indicare quelle che sono le specialità isolane più buone e i luoghi dove si possano far godere il palato e l’animo davanti a queste prelibatezze.

Idea numero 9

La vita notturna: non tutti i turisti amano i luoghi d’arte o le spiagge, molti giovani viaggiano per divertirsi, uscire la sera, andare a ballare. Anche sotto questo aspetto la Sardegna ha tanto da dare.

Idea numero 10

I luoghi di pace. Per scrittori, persone che hanno bisogno di tranquillità, coppie in cerca di luoghi silenziosi e sereni. La Sardegna è una delle regioni italiane meno densamente popolate e meno antropizzate: per gli amanti degli spazi sconfinati, dove poter ascoltare solo il rumore della natura, non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta.

Dieci idee, con motivazioni, appunti e osservazioni, il tutto da rivedere, ampliare, promuovere con persone competenti (magari rappresentanti che ben conoscono il territorio in questione) nelle fiere del turismo internazionali giuste. Come vede, signor Chessa, non è difficile: poche cose, semplici e possibilmente ben fatte. Ma per piacere, lasci perdere i campi da golf.

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