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Roma-Cagliari 3-0: “Bella figura, sembravamo tornati a Rastelli”

Certe partite possono essere utili a fare chiarezza, lasciando perdere la delusione. Ieri sembravamo tornati a Rastelli e a certe imbarcate passive, con gli avversari che prendevano la mira per tirare (sbagliando anche), si infilavano in area in tre o quattro. La nostra manovra non aveva fretta, si contentava di passaggi laterali. Improvviso scadimento? Giornata storta? Rilassamento dopo la salvezza? Di tutto un po’, ma se fosse così avremmo trovato una giustificazione episodica.

Penso ci sia anche dell’altro: il centrocampo si è snaturato, tornando a vecchie impostazioni. Per sostituire Faragò, l’unico incontrista che sa correre all’indietro e anche in avanti, abbiamo schierato Birsa, chiedendo a Barella, di partire da dietro. Barella non ha brillato, ma è stato l’unico a correre, a pressare, cosa che ieri non serviva, visto che era il solo a farlo e il pressing è corale, altrimenti è avventarsi contro un panno rosso. Per interdire non si può puntare su Ionita, che non sa correre all’indietro e in avanti si lancia in scatti imperiosi di 5 metri, sino al prossimo avversario. In più sbaglia passaggi elementari. La difesa non protetta ha rimediato figuracce non proprie.

È inutile che schieriamo due punte e un trequartista, quando poi produciamo una manovra che li schiaccia, e alla quale danno poco apporto. Pavoletti è un cannone (fermo) e ieri non ha visto un solo cross. Notazione per Pellegrini. Era smanioso di mettersi in mostra, arrembante, ma sul posto, sgommava ma non partiva. È una sorta di Farias difensivo, ma ha tempo per correggersi. Deve avere ben chiaro cosa fare dopo l’abbrivio, senza infilarsi ciecamente nella folla. A meno che non sia stata una genialata di Giulini per farne scendere il prezzo e le prospettive romane. Ultimissima notazione. Non sprechiamo questo finale. Il Cagliari quest’anno è andato in rosso, solo che Cerri non è servito, di altri non conosciamo il valore, a meno che Maran non l’abbia sperimentato in allenamento. Però una curiosità Despodov e Oliva me la mettono.

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