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(VIDEO) CasaPound apre la nuova sede: un centro culturale “Non Conforme” a Cagliari

«Abbiamo aperto la prima sede meno di 2 anni fa – afferma Edoardo Lecis, esponente di CasaPound– ci siamo presentati alle politiche nel 2018 prendendo 1,2 per cento, alle suppletive a Cagliari abbiamo fatto il 3,1 per cento, quindi è nata l’esigenza di aprire un nuovo spazio». Ha aperto questa sera la nuova sede di CasaPound, alla presenza del fondatore e leader romano Gianluca Iannone. CasaPound ha già una sede in città, in via La Nurra nel quartiere di Is Mirrionis, inaugurata a ottobre 2017. La sede è frequentata in larga parte da persone giovani, molti frequentano ancora alle scuole superiori e nel quartiere il riscontro dell’esito elettorale ottenuto per le suppletive, più che raddoppiato rispetto alle precedenti consultazioni, ha confermato che aprire una sede nella zona, ha creato un consenso importante.

«In via La Nurra continueremo a svolgere le stesse attività – prosegue Lecis, notaio cagliaritano – ci occuperemo di sociale, continueremo a prestare grande attenzione al problema della casa, gli aiuti alle famiglie in difficoltà, ecologia e sport. Abbiamo il nostro distaccamento di protezione civile “Salamandra”». Quindi è giunto il momento di aprire una nuova sede, non però una nuova sezione del partito, ma un centro culturale. Il partito della tartaruga è sempre stato visto come una formazione politica “rozza” lontana dalla cultura, oggi si vuole smentire questo stereotipo: «La nostra intenzione è quella di crescere di diventare più inclusivi possibile – racconta Lecis- cercare di attrarre nuove persone per portarle nella nostra orbita. Sarà un centro culturale. Casapound ha delle case editrici di riferimento che curano le pubblicazioni, che costituiscono il background culturale del nostro mondo. Faremo le presentazioni di libri, proiezioni di film. Non è una sezione di partito, ma luogo dove può trovare accoglienza chiunque, dove troverà voce chi vuole diffondere idee, ma non trova spazio nei normali veicoli di diffusione della cultura».

Il notaio cagliaritano annuncia che nella nuova sede ci si potrà avvalere della collaborazione di alcune intellettualità locali, si terranno delle Lectio Magistralis di alcune personalità dall’alto spessore culturale della vita cagliaritana: «Siamo gli eredi storici del Movimento Sociale Italiano- dichiara orgogliosamente – e tutto quel patrimonio culturale importante di elaborazione dottrinale e filosofica non ha poi trovato una degna eredità nel centro destra, tra i militanti e i dirigenti ci sono persone che svolgono professioni diverse, studenti, operai professionisti». La scelta della sede è caduta su una zona strategica di Cagliari, via Cervi: è molto più centrale e nello stesso tempo vicino a tante scuole: «Per questo ci aspettiamo che si avvicinino i giovanissimi – prosegue Lecis- sarà possibile venire a studiare da noi. E nello stesso tempo però in zona ci sono molti uffici pubblici, il palazzo di giustizia, tanti studi legali e di commercialisti, una sede in quella zona permetterà anche ai professionisti una volta chiuso lo studio di incontrarsi nella nostra sede».

Tra i giovani e i professionisti che frequentano CasaPound ci sono molte donne: «Quando ho iniziato a fare politica nel vecchio Fronte della Gioventù, eravamo tutti maschi, – ricorda l’esponente di CP- avevamo un vero e proprio problema di rappresentanza femminile, a Casapound invece abbiamo praticamente il problema opposto, le ragazze sono tantissime, tanto che quando abbiamo in programma qualche attività che potrebbe essere rischiosa, come andare ad affiggere manifesti la sera, oppure manifestazioni in cui sicuramente è prevista una contro manifestazione, ci poniamo il problema, perché sono talmente tante che difenderle sarebbe difficile». L’inaugurazione di oggi è caratterizzata da un tempismo perfetto, oltre a coincidere con l’anniversario della morte di Gramsci, sembra inaugurare anche la compagna elettorale per le comunali. CasaPound infatti ha già pronta la lista dei candidati e già scelto il candidato sindaco.

La presenza di Iannone a Cagliari dimostra che il partito ha intenzione di portare avanti una campagna elettorale forte: «La Sardegna ha una classe politica sempre meno adatta – dichiarato il fondatore di CasaPound-sempre più tesa a occupare posti di potere, piuttosto che a occuparsi dei problemi della gente. Non c’è più il rapporto diretto con il popolo, la Sardegna è tornata indietro, com’era ai tempi prima del fascismo, senza lavoro, siamo molto preoccupati». Qualche contestazione da parte degli antifascisti, una cinquantina che hanno improvvisato una manifestazione “Non preavvisata” come l’hanno definita le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, nella vicina via Dante blindata, non ha fermato l’inaugurazione dello “Spazio non conforme”. «Una risata vi seppellirà – ha concluso Lecis, rivolto ai contestatori- sono iniziative circoscritte, ma comunque come dimostra poi la cronaca, tutto si sgonfia e sono solo proclami, non sono più i tempi del Leoncavallo, delle grandi manifestazioni di Milano, d’altra parte adesso la sinistra deve fare i conti con la mancanza di vocazioni».

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