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In attesa del Premio Campiello, esce il terzo romanzo di Matteo Porru, “Madre Ombra”

Qualche giorno fa ha saputo di essere entrato nella cinquina dei finalisti per il Premio Campiello Giovani, in attesa di sapere se sarà lui il vincitore del prestigioso premio, Matteo Porru si dedica al suo terzo romanzo, “Madre Ombra” edito come i precedenti da La Zattera. Questa volta il protagonista è un personaggio femminile: Lara. Per ora si sa soltanto che la giovane è non vedente, che la storia è ambientata nella bellissima Venezia, dove la ragazza trascorre, ospite in un orfanotrofio, la sua infanzia. Figura importante Suor Elsa che si prende cura della piccola Lara, finché diventata grande e decide di andare alla scoperta del mondo. La giovane donna viene accolta dalla famiglia adottiva del suo amico Riccardo, convinta di iniziare una vita nuova, e di potersi lasciare alle spalle il passato. Ma è proprio in quel momento che invece il suo passato riaffiora costringendola a farci i conti e allora capisce che fino a quel momento non ha mai vissuto davvero.

Si divide tra scrittura e impegni scolastici, Matteo, 18enne, frequenta il Liceo Classico Dettori a Cagliari, e riesce a conciliare benissimo i due ruoli. Tra poco, l’uscita ufficiale di “Madre Ombra” è prevista per maggio, comincerà la promozione del romanzo, che prevede anche la presenza del promettente scrittore al Salone del Libro di Torino e a quello di Francoforte: «Non mi pesa, ho sempre detto che scriverò fino a quando ne avrò le forze perché raccontare è meraviglioso – ha spiegato Matteo- e poi incontrare i lettori e ricevere i loro attestati di fiducia: quello mi riempie sempre il cuore e mi spinge a continuare». È trascorso quasi un anno dall’uscita del precedente romanzo, “Quando sarai grande” che è arrivato sesto nelle classifiche dei libri sardi più venduti, e già è pronta questa nuova storia, completamente diversa dalle precedenti.

Matteo con Roberto Saviano al Salone del Libro di Torino.

«“Madre ombra” ha avuto tre anni di gestazione – racconta il giovane autore- l’idea è nata un pomeriggio di settembre di qualche anno fa, quando ho visto per la prima volta un cieco che camminava. È stata subito una cosa che mi ha affascinato: un uomo sulla sessantina che attraversava la strada senza vederla. Rallentava sentendo le macchine vicine e sembrava davvero che le avesse davanti». Matteo ha poi adattato il racconto, grazie a un’esperienza vissuta durante la promozione del romanzo precedente. La scorsa estate infatti alcuni brani di “Quando sarai grande” sono stati letti a un pubblico bendato, per creare le stesse condizioni con cui leggono i non vedenti: «Grazie alla splendida esperienza della Biblioteca Multimediale della Sardegna, con Margherita Orgiana, ho potuto interagire con la realtà dei non vedenti e ne sono rimasto tanto impressionato da decidere che “Madre Ombra” sarebbe stato il mio terzo libro». Non ci resta quindi che aspettare l’uscita ufficiale di “Madre Ombra” per poterlo finalmente leggere.

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