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Dazi Usa contro Pecorino Romano, Cabras (M5S): “Vitale ora aprirsi a nuovi mercati”

Official portrait of President Donald J. Trump, Friday, October 6, 2017. (Official White House photo by Shealah Craighead)

Ph credit: Official portrait of President Donald J. Trump, Friday, October 6, 2017. (Official White House photo by Shealah Craighead)

«Se l’intento del presidente Trump andrà in porto, sarà la pietra tombale per il settore ovino della Sardegna così come lo abbiamo conosciuto fin qui». Lo afferma il deputato del M5S Pino Cabras, che commenta l’ipotesi avanzata nei giorni scorsi dalla Casa Bianca di imporre pesantissimi dazi a prodotti e merci provenienti dai paesi dell’Unione Europea, tra cui il Pecorino Romano esportato negli Stati Uniti dall’isola.

«Aprirsi a nuove produzioni e nuovi mercati che non siano il solito Pecorino Romano, il formaggio più dollarodipendente del mondo, rischia di diventare a questo punto non più un’opportunità, ma una necessità vitale» continua Cabras, secondo cui «più in generale, saremo soggetti a molti scossoni economici e finanziari, ed è arrivato il momento di guardare alle nostre convenienze».

Per il deputato del M5S ad avere provocato la reazione Usa è stata la scelta del governo francese di vendere trecento Airbus alla Cina, colpendo in questo modo gli interessi della statunitense Boeing. «Ma la decisione francese è arrivata al di fuori di ogni accordo preso all’interno dell’Unione Europea, a differenza del memorandum d’intesa Italia-Cina che invece è identico a quello firmato da altri paesi».

«Ovunque in Europa la prospettiva di nuovi dazi per i prodotti europei è preoccupante – conclude Cabras -, ma deve essere un segnale fortissimo per l’economia sarda affinché trovi in tempi rapidi nuovi mercati per il nostro formaggio».

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