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Arbus, sulla costa porta a porta solo in estate, cassonetti già strapieni. Dal Comune: risolveremo

Roberto Vacca ha la casa a Pistis, e per primo ha sollevato il problema: «Non sapevo nulla, io continuavo a mettere la spazzatura fuori – racconta Roberto Vacca – ma mi sono accorto che non la ritiravano. Poi ho notato un foglio appeso vicino ai cassonetti che spiegava che fino al 15 giugno i rifiuti si dovranno conferire nelle ecoisole, ma noi non siamo stati avvisati». Dal primo febbraio è partito un nuovo bando, con una nuova azienda, la Teknoservice. Nel nuovo capitolato era previsto che nelle zone costiere del Comune di Arbus il porta a porta si dovesse effettuare solo nel periodo estivo, di maggiore popolamento, dal 15 giugno al 15 settembre. «In realtà quelle ecoisole non sono sufficienti: in questo ultimo fine settimana – prosegue Vacca- c’era una discarica intorno ai cassonetti. Senza contare che molte case vengono affittate anche prima di giugno, nella mia per esempio, per tutto aprile ci abiterà una famiglia e non sono il solo».

Un’altra preoccupazione dei proprietari delle case è legata al fatto che secondo quanto stabilisce il capitolato presto i cassonetti attuali verranno sostituiti con quelli chiusi nei quali si potrà conferire sono con la tessera sanitaria: «In pratica – fa notare Roberto – dovrei ogni volta lasciare la mia tessera sanitaria all’inquilino, inoltre ci sono case grandi, divise, in cui in una parte continua a stare il proprietario, in questi casi come si dovrebbe fare?». La preoccupazione più grande resta però il pessimo biglietto da visita che si offrirebbe ai turisti da qui a giugno. Il Comune riconosce che in questi primi tempi ci siano state delle criticità nell’attuazione del nuovo bando non imputabili all’amministrazione e spiega: «Questo nuovo sistema è appena partito – ha affermato il vice sindaco di Arbus Michele Schirru – abbiamo stabilito che vengano installate 9 ecoisole, nei nove centri sulla costa a parte sant’Antonio di Santadi che ha molti residenti, e che dal 15 settembre al 15 giugno i rifiuti vengano conferiti nei cassonetti.

Da capitolato l’azienda deve svuotarli un giorno si e uno no, e se il contenuto supera l’80 per cento della capienza dell’ecoisola vanno svuotati subito». Il vice sindaco ha poi spiegato che toccava all’azienda l’onere di avvisare gli utenti e che si sta attrezzando per farlo: «Probabilmente l’azienda ha sottovalutato un po’ l’estensione del territorio, ed effettivamente ci sono stati dei disservizi – ha spiegato Schirru – ma noi stiamo vigilando, abbiamo notificato una sanzione alla ditta appaltatrice proprio l’altro giorno. È un sistema appena partito che ha bisogno di un po’ di rodaggio». Quanto al fatto che in certe zone come , Pistis o Tunaria in effetti l’ecoisola si sia riempita in un solo giorno il vice sindaco rassicura: «Appena ci siamo resi conto che si stavano accumulando troppi rifiuti abbiamo fatto subito ritirare, adesso stiamo monitorando se ci renderemo conto che l’ecoisola non è sufficiente troveremo un’altra soluzione, anche il porta a porta se necessario. E comunque ogni ecoisola sarà dotata a breve di fototrappola un sistema di sorveglianza che scatta le foto per evitare che vengano conferiti oggetti non idonei o vada a conferire chi non ne ha diritto».

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