Ha un pubblico eterogeneo Manu Invisible, non solo ragazzini che oltre alle opere di un’arte accessibile a tutti ne apprezzano anche il personaggio. C’erano tanti adulti e giovani ad ammirare le scritte, le sculture e i quadri esposti alla Galleria The AB Factory. È difficile per uno street artist esporre le proprie opere in una personale, visto che i writers esprimono la loro arte sui muri delle città, i piloni delle autostrade, e soprattutto lavorano prevalentemente su superfici molto estese. Manu Invisible questa volta ha riprodotto in piccolo parte delle sue opere, le ha rese fruibili anche in un luogo chiuso.
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L’artista che lavora in giro per il mondo a settembre sarà a New York dove lo aspetta un muro, un’altra pagina bianca su cui lasciare la sua firma e il suo stile, prima però sarà un altro muro sardo, a Simaxis, ad ospitare una sua opera, perché l’enigmatico writer gira il mondo ma non dimentica mai la sua terra. Le opere esposte sono state realizzate utilizzando delle tecniche particolari, insolite per i writers che solitamente lavorano con le bombolette. Il più famoso writer sardo si è cimentato nell’affresco: dopo aver steso un primo strato di intonaco, il rinzaffo, protetto da un arriccio dopo averlo finito con il tonachino a grana finissima, ha lavorato sulla superficie ancora fresca con le bombolette.
Dell’esposizione fanno parte anche gli “Smoke” opere realizzate con il nerofumo, una tecnica che utilizza il fuoco che l’artista ha applicato a superfici diverse come sughero e legno. Al vernissage di ieri sera, Manu Invisible si è concesso una breve performance, ha decorato con il suo stile inconfondibile una maglia per lo chef Alessandro Taras di Is Paulis. Tutte le opere sono in vendita e la mostra rimarrà aperta fono al primo giugno ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, il sabato dalle 16.30 alle 20.