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L’auto No Cost è una fregatura? Driver sardi nei guai tra multe e rate non pagate dall’azienda

«Sembrava facile facile, tutto calcolato – racconta un driver che preferisce restare anonimo- ho scelto una macchina da 17mila euro, ho aggiunto 5mila euro per il servizio dell’azienda e altri mille euro per il “Wrapping”, la manutenzione degli adesivi pubblicitari, tutto con una finanziaria. La rata era di 360 euro, loro me ne pagavano 290, e io dovevo mettere la differenza, 70 euro al mese, in cambio avrei dovuto scattare dello foto della mia auto in posti sempre diversi e pubblicarle su Facebook due volte a settimana, una passeggiata. Tutto è filato liscio per 8 mesi, fino a ottobre. Poi hanno smesso di pagare. E ora le rate le sto pagando io, altrimenti la società finanziaria con cui ho sottoscritto il prestito mi sequestra la macchina».

Sono decine le testimonianze simili, un po’ da tutta la Sardegna. Domenica scorsa centinaia di drivers si sono riuniti a Cagliari per capire come muoversi, in tanti si sono già rivolti a un legale. Per alcuni oltre al danno delle rate non pagate, si aggiunge la beffa delle multe: l’articolo 23 del Codice della Strada infatti vieta la pubblicità sulle auto, a meno che il proprietario della vettura non sia anche titolare o dipendente dell’azienda che pubblicizza. A quanto raccontano i drivers che sono ormai sul piede di guerra, al momento della stipula del contratto, era stato consegnato loro un documento col quale si attestava che il proprietario dell’auto aveva un incarico presso la ditta No Cost pubblicizzata, per cui era autorizzato a girare con le scritte pubblicitarie. Evidentemente si tratta di una gabola alla quale le forze dell’ordine non abboccano, infatti sono sempre più numerose le multe comminate per l’esposizione illecita delle scritte pubblicitarie.

« Ho preso tre multe in due mesi – racconta una donna di Oristano – in questa zona ne stanno elevando molte. Ho provato a contestarle col giudice di pace, adesso aspetto l’esito, se sarà negativo oltre a pagarmi le rate dovrò sborsare altri mille e 700 euro. Sono davvero nei guai!». Tra i driver c’è molta preoccupazione, un clima di tensione, molti non vogliono che si faccia il loro nome. Alcuni hanno raccontato tutto sui social e l’azienda non ha gradito, sebbene la stessa non abbia negato il fatto di aver lasciato nei pasticci centinaia di sardi. Tutti i driver qualche settimana fa hanno ricevuto alcune comunicazioni con le quali l’azienda si impegnava a riprendere i pagamenti, e invitava i drivers a continuare a pubblicare le foto, ma per ora di pagamenti neanche l’ombra. Ci sono persone che sperano di raggiungere un accordo e continuano ad onorare il contratto, rischiando però di prendersi le multe, altri invece che ritengono di essere stati fin troppo pazienti, sono andati a farsi rimuovere gli adesivi, preferiscono pagarsi le rate, non impelagarsi in guai giudiziari, e pensare che si è trattato solo di un’illusione. Perché ammettiamolo, pensare di potersi prendere un auto nuova no cost, senza pagarla, rientra a pieno titolo nella lista dei desideri irrealizzabili..

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