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Fabio Aru comincia male la sua stagione. Il ciclista di Villacidro si ritira dalla Parigi-Nizza

La scelta di Fabio Aru di partecipare alla Parigi-Nizza, una delle prime vere corse a tappe per testare la condizione in vista del Giro d’Italia, aveva sorpreso un po’ tutti. Sembravano altri i piani di avvicinamento per il corridore sardo in vista della corsa rosa. E forse non è un caso che dopo soli tre giorni di gara in Francia il ciclista della UAE Emirates abbia deciso di ritirarsi.

Per Fabio Aru la stagione inizia dunque ancora una volta in salita, soprattutto a livello psicologico, visto che c’è la grande voglia di cancellare un 2018 orribile culminato con la rinuncia al Mondiale e iniziato con il ritiro dal Giro d’Italia. Va detto che il sardo nei primi due giorni di corsa alla Parigi-Nizza aveva accumulato oltre 17 minuti di ritardo dal leader della corsa Dylan Groenenwengen, soprattutto a causa dei ventagli causati dal fortissimo vento che ha sferzato sin dall’inizio su quella che in teoria viene definita in gergo come la Corsa del sole.

Solo ieri Aru si era detto fiducioso per la cronometro di domani e per i prossimi appuntamenti in salita alla Parigi-Nizza, con la speranza soprattutto di tornare protagonista piano piano in una corsa a tappe. Invece durante la tappa odierna, di 200 chilometri da Cepoy Moulins a Yzeure, il ciclista sardo ha alzato bandiera bianca dopo aver percorso circa 70 chilometri. Stando a quanto riporta la UAE il ritiro è dovuto a un principio influenzale, Aru infatti sentiva nausea e forti giramenti di testa sin dai primi chilometri di corsa. Un’ennesima tegola nel percorso di avvicinamento alla migliore condizione che ormai per Fabio Aru sembra introvabile da circa un anno e mezzo.

Dopo questo ritiro Aru e la UAE Emirates ridisegneranno il percorso di avvicinamento al prossimo Giro d’Italia dove un po’ tutti si aspettano un pronto riscatto dal ciclista villacidrese. Certo se la sfortuna e la condizione di Fabio resteranno queste le premesse per un anno da protagonista per il Cavaliere dei Quattro Mori non sono delle più incoraggianti.

Nausea e sensazione di debolezza. Sono queste le cause del ritiro di Fabio Aru alla Parigi-Nizza, il Cavaliere dei Quattro Mori ha deciso di staccarsi il dorsale e di salire in ammiraglia dopo 110 chilometri della terza tappa. Nel bel mezzo della Cepoy-Yzeure, frazione caratterizzata da un fortissimo vento, il sardo ha preferito non prendere ulteriori rischi anche perché era reduce da due giornate particolarmente difficili in cui aveva accumulato oltre 17 minuti di ritardo in classifica generale a causa dei ventagli.

Prossimo appuntamento? Da calendario dovremmo rivederlo al Giro di Catalogna dal 25 al 31 marzo.

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