Site icon cagliari.vistanet.it

Zingaretti dedica la vittoria a Greta Thumberg, la 16enne svedese che lotta per l’ambiente

Il neo Segretario del Pd Nicola Zingaretti durante la conferenza stampa al comitato elettorale dopo il voto delle primarie del Partito Democratico, Roma, 03 marzo 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

«Grazie ai tantissimi partigiani ultranovantenni che sono usciti di casa e sono andati ai gazebo a votare. Grazie perché ci avete regalato la democrazia e ancora lottate per la democrazia. Grazie a Milano per la straordinaria piazza di ieri. Grazie all’Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso. Oggi, non illudiamoci, è solo l’inizio. La destra è rocciosa, ha conquistato il potere e non lo cederà tanto facilmente. Questo ci carica di una responsabilità, non mi intendo capo ma leader di una comunità». Queste le parole del neo segretario del Partito Democratico, pronunciate ieri a scrutinio non ancora concluso, ma con oltre il 50 per cento dei voti già scrutinati.

Non si sanno ancora infatti le percentuali precise, Maurizio Martina e Roberto Giachetti gli altri due candidati hanno raggiunto rispettivamente circa il 18 e il 12 per cento, mentre Zingaretti sfiorerebbe il 70 per cento. Mentre il dato inaspettato dell’affluenza parla di quasi un milione e 800mila votati. E Zingaretti nel suo discorso ha posto l’attenzione proprio sull’affluenza, particolarmente alta, che interpreta come il primo grande segnale: «Molti sono tornati e stanno tornando in un nuovo Pd e un nuovo centrosinistra. Questo nuovo Pd sarà fondato su due parole: unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento».

Il neo governatore ha fatto un riferimento preciso alle divisioni interne, parlando di trame di potere, alleanze e strategie che dividono. Non poteva mancare per concludere una stoccata a Salvini: «Il ministro dell’Interno Matteo Salvini parla di voti dimezzati alle primarie? Si vede che gli rode, non si aspettava quasi due milioni di persone…Quando Salvini fa queste dichiarazioni sono sereno». Anche nei 160 seggi allestiti dell’Isola si è registrata un’affluenza molto alta e anche sulla scelta del segretario la Sardegna ha confermato le percentuali registrate nel resto di Italia. Insieme ai 3 candidati a segretario del partiro democratico, c’erano i 110 candidati all’assemblea divisi in tre collegi: Cagliari-Sulcis, Nuoro-Oristano-Medio Campidano-Ogliastra, Sassari-Gallura. Sarà l’ assemblea il 17 marzo, a nominare ufficialmente Nicola Zingaretti segretario del Pd, ma per conoscere i nomi dei componenti bisognerà attendere i dati dello scrutinio completo.

Exit mobile version