A Sant’Elia l’asilo nido La Baia dei Delfini della via Schiavazzi chiude i battenti. Un incendio, dovuto a un corto circuito, rende la struttura impraticabile e costringe i bambini a “fare le cartelle” e trasferirsi altrove. Esplode la rabbia di mamme e nonne, nell’incontro con i responsabili e l’amministrazione comunale, nel cortile dell’ormai ex asilo: «È una vergogna, questo è un quartiere già isolato. Dove ci vogliono mandare». Si era parlato, come possibile soluzione, di un trasferimento nella struttura di via Crespellani, a Mulinu Becciu: «Ma come si può? Dobbiamo costringere i nostri figli a svegliarsi all’alba e fare la levataccia» commenta Rita Secci, nonna e abitante del quartiere. Disagi non indifferenti per chi non ha un mezzo di trasporto proprio: «Tante mamme non hanno un’automobile e l’unico mezzo che collega Sant’Elia alla città è il 6. Ma tante volte fa ritardo e ci mette comunque molto tempo ad arrivare in città».
Un’altra soluzione, il trasferimento dei bambini nell’altro asilo di via Schiavazzi, ma questo è giudicato inagibile. Dal Comune, però, una risposta che sembra essere risolutiva dei problemi di tanti genitori che non hanno dove portare la mattina i propri figli. Per chi teme una chiusura dell’asilo a oltranza, a tempo indeterminato, le parole dell’assessore comunale alla Pubblica Istruzione e allo Sport Yuri Marcialis: «L’asilo non chiuderà per sempre. Siamo intenzionati a trasferire per un certo periodo i bambini nella scuola elementare di via Schiavazzi. C’è il primo piano che può ospitarli». Conferme anche dal capo della commissione Lavori pubblici e componente della commissione Politiche sociali Anna Puddu: «Stiamo completando le ultime verifiche nella struttura, ma le mamme non dovranno portare i propri figli in un asilo fuori quartiere. Si rimane sempre in via Schiavazzi».
